LE SFIDE DEL PASSATO: A CATANZARO UN TABU' PER GRASSADONIA
Se Grassadonia ed i suoi ragazzi si affidassero ai precedenti di Catanzaro per trarre un pizzico di fiducia per la prossima trasferta sconsiglio la lettura di questo articolo. Infatti se ad Andria avevamo una tradizione favorevole, due vittorie su due partite, al Ceravolo si respira aria di tabù. Ne sa qualacosa proprio il tecnico azzurrostellato che da allenatore della Paganese ha affrontato i gilallorossi in terra calabrese per tre volte raccogliendo altrettante sconfitte. Lo score della Paganese aumenta di due gare, in generale, facendo salire le sfide del passato, tra queste due società, a quota cinque: confronti iniziati solo nella stagione 2011-12 e che proseguono interrottamente. Il totale parla di quattro vittorie per il Catanzaro ed un solo pareggio conquistato dalla Paganese di Sottil nella stagione 2014-15 in Lega Pro, quando il 25 aprile del 2015, una vera liberazione, gli azzurri uscirono finalmente indenni dal Ceravolo pareggiando 1-1 grazie alla rete di Calamai dopo il vantaggio giallorosso firmato da Ilari.
La prima sfida giù in Calabria risale invece alla stagione di Seconda Divisione 2011-12, che poi consegnò la promozione ad entrambe, quando il 27 novembre 2011 Scarpa ridusse il doppio vantaggio di Masini e Carboni. L'ultima sfida invece è datata 9 aprile 2016 con Grassadonia che deve ancora una volta uscire sconfitto dal Ceravolo per un grande gol da 30 metri di Olivera. Non mancano, oltre a questi pochi felici ricordi, i motivi che animano la sfida numero sei a Catanzaro. Non mancano gli ex, dal direttore Preiti ai calciatori Cunzi, Carcione ed Esposito che hanno abbandonato Pagani in tempi e modi diversi, sino a coloro che potevano farlo, come Grassadonia, per il quale da Catanzaro hanno atteso sino all'ultimo attendendo una nostra esclusione, ma che hanno preferito la parola data a qualche euro in più. Sul fronte azzurro invece i giovani Longo e Caruso.
Peppe Nocera
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