LA PARTITA DEL TIFOSO - COME ROCKY E APOLLO: LA GUERRA E' GUERRA
Vi ricordate l’ultimo round di quel drammatico primo incontro tra Rocky e Apollo: i due pugili, ormai stremati e quasi non vedenti, tanto erano tumefatti (ammarrati, ndr) i loro occhi, si scambiavano un colpo ciascuno, un pugno alla volta, prima uno e poi l’altro. Ecco, Paganese e Fondi mi sono sembrati Rocky e Apollo: un’azione tu e un’azione io; un gol tu e un gol io. Così come i due pugili avevano ormai da tempo abbassato la guardia, esponendosi ai colpi dell’avversario, così le due squadre hanno fatto a meno di difendere per 90 minuti. Beh, se proprio devo essere onesto, siamo noi che abbiamo abbassato la guardia, consentendo agli avversari di farci gol su ogni pallone che svolazzava nella nostra area di rigore. I nostri gol sono stati bellissimi, almeno quattro sui cinque totali: prodezze tecniche contro cui anche la più tenace delle difese sarebbe capitolata. Quel mitico incontro (e sto parlando di Rocky/Apollo) terminava con la promessa di non più incrociarsi su di un ring, tante dalle mazzate che si erano scambiati, per la serie:
Rocky: “Apo’, ti stimo e ti voglio bene, simm cumpagn, ‘c pigliamm ‘nu cafè nziem ma a combattere con te, nun ce penz proprij chiù”.
Apollo: “Uà, fra’, a chi ‘o dic…”.
Discorso diverso, temo, per Paganese e Fondi: con ogni probabilità saranno queste due squadre a doversi incrociare negli ultimi due round della stagione. A quel punto, non ci sarà pareggio, uno dei due contendenti dovrà necessariamente avere la meglio! E per fortuna, a meno di clamorosi ribaltoni, saremo noi a vincere ai punti, se ci dovesse essere una perfetta parità.
Tornando alla partita: che dire, se non ci ha capito niente De Sanzo (parole sue), cosa volete che abbia capito io?! È stata la gara del tutto o niente.
Il tutto: gol meravigliosi - come dicevo - con Cesaretti mattatore e trascinatore della squadra e Cernigoi a fare le cose che fanno gli attaccanti veri, quelli forti. Una vera opera d’arte, invece, la pennellata di Bensaja che ha finalmente trovato il gol, dopo averci provato tanto ed esserci andato anche vicino in un paio di occasioni (e chi se la scorda la traversa di Catanzaro!).
Il niente: i gol presi sono stati imbarazzanti. Io non voglio offendere nessuno ma ho visto cose che raramente accadono in categorie come la nostra: disattenzione, indecisione, scarsa cattiveria, attaccanti che si smarcavano senza muoversi di un millimetro, gol presi di testa, senza che l’attaccante si alzasse di un centimetro da terra, difensori fuori posizione, difensori che dimenticavano di marcare. Insomma, la saga (ma forse “sagra” sarebbe il termine più azzeccato) degli errori (ma forse “orrori” sarebbe il termine più azzeccato).
Detto questo, domenica riposiamo e dobbiamo solo limitarci a tirare i piedi a tutta forza, sempre nell’attesa che qualcosa di buono per noi ci venga dalle sentenze attese in settimana. Scusatemi tanto, vi sembrerò poco sportivo ma come si dice: “‘a guerr è guerr…”.
Alberto Maria Cesarano
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