LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
Sottil ci prende gusto e, dopo aver assaporato la prima vittoria esterna alla guida della Paganese, ad Ischia, concede il bis anche tra le mura amiche che tornano a sorridere, cosa avvenuta solo lo scorso 24 settembre quando fu Caccavallo a piegare il Messina dell’ex Grassadonia, battendo anche il Barletta. Scaramanticamente venerdì sera, nei miei amati conti con il passato, avevo evitato di dire che il Barletta non aveva mai vinto nella sua storia a Pagani. Oggi lo posso ribadire. Non è stato facile ed onestamente non avrebbe meritato di perdere la formazione biancorossa che ha messo in vetrina il gioiello Floriano che, dopo aver segnato alla Paganese in Coppa Italia lo scorso 23 agosto eliminandola, aveva cercato di rompere le uova nel paniere anche ieri con una gran giocata che aveva pareggiato la magistrale parabola partorita dal sinistro del gioiellino del Parma, Deli. Eppure il primo tempo aveva fatto temere il peggio tra la tifoseria azzurra che notava le difficoltà di De Liguori e compagni, che apparivano lenti nel far circolare la palla con poche idee ed anche confuse. Una Paganese contratta che non cambiava mai il ritmo facendo le felicità del Barletta che appariva più reattivo. De Liguori non trovava le chiavi per scardinare comunque una squadra, quella ospite, che tentava il colpaccio ma aveva il timore di scoprirsi ed allora ci pensava Deli a trovare il chiavistello giusto e sbloccare il catenaccio pugliese. Bene quasi tutti i reparti, ma solo nella ripresa, male solo Armenise che non guadagna la sufficienza, apparso un pesce fuor d’acqua in un ruolo non suo e che ha lasciato il posto a Baccolo che ha modificato la manovra azzurra e sfiorato il raddoppio con una clamorosa traversa. Tutto ciò non bastava per avere la meglio del coriaceo Barletta, che voleva evitare la quinta sconfitta consecutiva, ed ecco che la dea bendata ci mette la mano, anzi il tacco di Kiakis che beffa Liverani e ci consente di allungare in classifica. L’assenza di Caccavallo elemento di fantasia ed imprevedibilità, soprattutto nel primo tempo, s’è fatta sentire come non ha funzionato la riconferma di Armenise nel terzetto mediano. Serve qualità in mezzo al campo ed ai lati di De Liguori, in attesa di Maaroufi, Baccolo sembra essere la soluzione giusta. Impacchettiamo e portiamo a casa tre punti pesantissimi che valorizzano il blitz di Ischia. Ora però bisogna completare la cinquina, Cosenza, Melfi, Ischia, Barletta, con il Savoia.
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