LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
La prova con il Matera riabilita la Paganese agli occhi dei tifosi, rimasti interdetti dopo il poker calato dal Foggia a domicilio, e anche se non è arrivata la vittoria s’è rivista una Paganese gagliarda e tonica in gran parte dei suoi uomini. La strigliata di Sottil ha sortito l’effetto sperato, a livello soprattutto mentale, con una squadra ritrovata, che ha avuto anche le sue occasioni da rete ma ancora una volta non sono state concretizzate. Ad un’analisi più attenta dei numeri scorgo che con 17 reti la Paganese è il terz’ultimo attacco del girone, indice non positivo se lo sommiamo al dato che la vittoria manca da tre turni. Nelle gare con Martina, Foggia e Matera l’attacco ha avuto le polveri bagnate, nessun gol realizzato a fronte dei sei subiti. Se non si segna, difficilmente si vincono le partite ed i numeri non mentono mai. In queste tre gare le occasioni si sono avute: penso a quella di Malcore a Martina sullo zero a zero, quella di Bernardo in avvio di gara con il Foggia e sullo 0-2, sul finire del primo tempo, l’occasionissima sprecata da Caccavallo che ancora una volta poteva cambiare il destino della gara e per concludere la conclusione ribattuta da Bifulco, portiere del Matera ancora in avvio di gara. Girardi e compagni hanno smarrito la via della rete come la Paganese quella della vittoria ed il tema del mio articolo è quanto mai pertinente con l’ultima operazione di mercato che ha visto nel pomeriggio la cessione di Caccavallo alla Casertana. Le prime due cessioni della Paganese, Bocchetti e Caccavallo, a squadre che lottano per il salto in serie B fanno emergere un dato, ovvero la bontà del mercato estivo effettuato dalla società. Certo che la cessione di Caccavallo e quella probabile di Herrera potrebbe insinuare qualche dubbio sul futuro tecnico proprio del reparto offensivo in questo girone di ritorno. Sono certo che la dirigenza avrà calcolato rischi e vantaggi di queste operazioni, agevolate sia dalla classifica, comunque la salvezza è ancora tutta da conquistare, che forse da necessità del momento. Nel caso partisse anche Herrera penso che Sottil avrebbe bisogno di due esterni che fossero se non superiori ma almeno di livello pari a quelli ceduti, per continuare a mantenere il passo tranquillo verso la salvezza. Il direttore D’Eboli qualche giorno fa disse, durante la trasmissione Paganesemania, che la società non aveva intenzione di smantellare, spero che si creino le condizioni almeno per non sfigurare!
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