DESTINI INCROCIATI: EUGENIO CALVARESE
Una sola stagione a Pagani ma ad Eugenio Calvarese, esterno destro difensivo, è bastata per entrare nella storia degli azzurrostellati. Da due, invece, veste il giallorosso di Catanzaro, che in passato furono i colori di un altro doppio ex indimenticabile come Angelo Mammì.
Felice di risentirti Eugenio...
“Altrettanto. Proprio in questi giorni parlavo con la mia fidanzata, in vista della sfida con la Paganese, dei bei ricordi che mi porto dietro da quella stagione 2012-13 con Grassadonia in panchina”.
Dopo Pagani sei approdato al Catanzaro. Che esperienza è stata sino ad ora?
“In chiaro scuro. Nella passata stagione mi sono infortunato a febbraio al menisco, poi ho recuperato e speravo di iniziare nel migliore dei modi questa nuova stagione ed invece con Moriero è stato peggio di un incubo. Non mi ha mai considerato. Poi per fortuna è arrivato Sanderra e le cose per me sono migliorate”.
Per il Catanzaro stagione da dimenticare viste le premesse...
“In effetti la società aveva grandi ambizioni, voleva fare un campionato di vertice, sono arrivati calciatori importanti poi però per vari fattori il campo ci ha dato torto e così a gennaio il presidente ha ridimensionato la rosa”.
Alla Paganese invece si perse una grande occasione...
“Si poteva fare meglio, secondo me. Avevamo un bel gruppo con un giusto mix, facemmo delle belle prestazioni. Su tutte quella con la Nocerina che per me ha avuto un sapore particolare”.
Spiega
“Una settimana incredibile, ricca di tensione, non avevo mai giocato un derby e non mi rendevo conto cosa significasse sino in fondo e l’ho capito a Pagani perché come viene vissuto quello con la Nocerina è qualcosa di unico. Ricordo tutto. Dal discorso dei tifosi prima della partenza a quello del presidente, primo tifoso, alla partita che facemmo. Addirittura con un mio gol, in quel 1-4 incredibile. Loro sulla carta erano più forti ma in campo non ci fu partita e poi i tifosi al ritorno, che accoglienza”.
Sai che sei nella storia del derby della Nocerina?
“Eccome. Ho realizzato il gol numero 50 nella storia del derby e nella mia cameretta i miei genitori mi hanno fatto un quadro con quell’articolo. Un bel regalo. E’ questo il ricordo più bello della mia carriera calcistica sino ad ora, ed avrà sempre un posto particolare quella squadra. Mi sento ancora con Nunzella ma quando incontro da avversario i miei ex compagni da Scarpa, che gol che fece, a Girardi a Marruocco è sempre particolare. Nel calcio si parla sempre di gruppo, io l’ho trovato in quella Paganese, in quel derby, eravamo un tutt’uno, quelli in campo e la panchina, non la potevamo mai perdere quella partita”.
E sabato come la mettiamo?
“Nel finale di stagione è importante chiudere nel migliore dei modi nonostante non abbiamo più obiettivi. In tribuna ci sono direttori sportivi ed osservatori ed è importante mettersi in mostra. Però faccio il tifo per la Paganese per quanto riguarda la lotta salvezza e ce la farà, anche se sabato gioco per il Catanzaro e faccio il tifo per i giallorossi”.
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