L'ATTESA VISTA DA NOCERA : DAI PROVIAMOCI !

05.10.2019 09:10

Ed ora per completare la settimana perfetta, ci vorrebbe la ciliegina sulla torta. Vincere contro la Reggina, imbattuta sino ad ora, sarebbe il completamento di sette giorni da incorniciare. Dalla prima vittoria in trasferta, a quella con la società prosciolta evitando la penalizzazione, dall'ingaggio di Dramè e conclusasi, sul Pianeta Azzurrostellato, con l'annuncio di un nuovo sponsor che affiancheà Jomi sulle maglie, ovvero Lena Insurance Broker. Domenica pomeriggio, ore 17.30, arriva al Torre per la tredicesima volta, già questo fa ben sperare, a Pagani la Reggina che da queste parti è arrivata, per la prima volta, già all'inizio del secolo scorso e precisamente il 12 gennaio del 1930. Un altro mondo, un'altro calcio quelli dei pionieri azzurri che da qualche anno si confrontavano in quel nuovo sport, attecchito anche all'ombra del Pino in villa comunale. Fu sfida epica quella tra due squdare che si contesero il girone A della Seconda Divisione Meridionale, la serie D attuale, vinto poi dalla Paganese tra polemiche, ricorsi, squalifiche, interventi della federazione. Anche verso la fine degli anni settanta Paganese - Reggina, nel campionato di C1 '78-'79, non fu per dire un pomeriggio tranquillo quello del 5 novembre del '78: 0-1 per gli ospiti ed il signor Vallesi di Pisa nega l'ennesimo rigore a tre minuti dalla fine, agli azzurri, con conseguente invasione di campo ed 11 giornate di squalifica al Comunale di Pagani. Tranquille invece le gare  dell'ultimo quinquennio con nulla a che vedere con quelle appena descritte, riportando il calcio nel suo alveo naturale di sportività e competizione. C'è una Reggina che vuole ritornare ai vecchi fasti e la Paganese che vuole ritagliarsi un nuovo spazio nella classifica attuale. In questo contesto s'inserisce questa sfida d'alta classifica con una Paganese che zitta, zitta scala i gradini del girone C e vuole confermare il buon momento. Spero che la Paganese abbia acquisito in queste prime giornate di rodaggio quella mentalità e personalità giusta per affrontare la prima big del girone. Dalle parti dell'ultimo lembo di terra ferma dello stivale, temono la Paganese, definisco trappola la trasferta di Pagani. Una considerazione non da poco per i ragazzi di Erra che ora devono affronatre questo test con il petto in fuori e capire qual è la loro dimensione. Una partita d'affrontare secondo me con libertà mentale, senza condizionamenti di sorta, con spirito garibaldino ma con la saggezza di una maturità da mostrare in pieno. Non sarà facile, è sfida stimolante però da godersi in tutta la sua bellezza, con un Torre che spero sia ribollente di passione. Attendiamo la solidità di Baiocco ex di turno e di una difesa che deve mostrare i denti contro i vari Carrozza e Reginaldo, sperando che Denis se ne stia buono in panchina. Un centrocampo in cui sale in cattedra Caccetta e venga illuminato dalle geometrie di Capece, dalla verve di Gaeta, un attacco che riesca a scardinare la difesa bunker degli amaranto, soli 4 reti subite, semmai con Calil protagonista, oltre alle solite pennellate di Scarpa. Si respira un'aria d'attesa in città come non si viveva da tempo attorno alla Paganese, bisogna cogliere il momento e viverlo intensamente. Dai provaci Paganese, con coraggio e determinazione per continuare ad alimentare un entusiasmo coinvolgente. Ci vorrebbe la domenica perfetta e allora dai proviamoci !

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