IL MOVIOLONE: DI POCO, MA DA ANNULLARE IL GOL DI REGINALDO. AL LIMITE L'INTERVENTO DI RAJCIC
Così come all'andata, anche al ritorno il derby con la Casertana è amaro per la Paganese. Come nel match di metà settembre, comunque, da sottolineare la prestazione positiva della terna arbitrale. All'andata era stato il ternano Proietti a mettersi in evidenza, mentre sabato al Pinto spicca la prova del signor Andrea Capone della sezione di Palermo (terzo anno in Can Pro), coadiuvato da Domenico Palermo e Michele Falco, entrambi della sezione di Bari e al secondo anno in Can Pro.
Molto buona la gestione dei cartellini da parte di Capone che adotta la classica "prevenzione" e per oltre mezz'ora si limita a redarguire gli autori degli interventi fallosi. Il primo a finire sul taccuino è l'azzurrostellato Reginaldo al 35', che arriva in ritardo su D'Alterio. Poco dopo viene ammonito Rajcic, reo di aver tenuto il braccio troppo alto in un contrasto aereo con Cicerelli. Fallo al limite, il braccio è largo ma il direttore di gara ha valutato la non volontarietà del gesto del centrocampista croato: cartellino arancione. Le proteste della Paganese stavolta sono vibranti (ecco l'importanza di un capitano più esperto come Pestrin) ma ne fa le spese Mauri che viene ammoniti. Nella ripresa, poi, saranno sanzioni con un giusto giallo De Marco e Colli per due interventi duri.
Nota di merito al primo assistente Palermo, autore di due chiamate al limite. La prima alla mezz'ora, quando Reginaldo realizza in acrobazia raccogliendo la respinta di Ginestra e della traversa. Sul tiro di Maiorano - come si vede dalla foto in alto tratta da Sportube - il brasiliano, anche se di poco, è al di là del penultimo difendente della Casertana (Ramos nello specifico). Al 35', invece, Reginaldo è nettamente oltre la linea difensiva rossoblù al momento del passaggio filtrante di Alcibiade (foto in basso da Sportube). Buona anche la non-segnalazione al 6' della ripresa su un'uscita di Chiriac sulla quale ha protestato la Casertana. Il portiere rumeno tiene il pallone sulla linea, anche se al limite. In questo caso è stato anche poco smaliziato il numero 22 della Paganese che, se avesse ripreso immediatamente il gioco senza accennare la protesta, avrebbe ridotto il tempo di decisione al direttore di gara.
Daniele Ferrara
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