LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
Continua a divorare avversari, l’affamata Paganese di Sottil che domenica, all’ora di pranzo, ha fatto un sol boccone del Catanzaro grandi firme, mai battuto prima nei precedenti incontri.
Aveva iniziato spizzicando qua e là, girando e rigirando nel piatto cercando il boccone più succulente, poi quando s’è fatta sentire la voce del genitore, Sottil, che invitava a finire il pranzo perché mangiando si diventa grandi, ecco che Calamai ha infilato la forchetta e infilzato la portata da tre punti.
Si sa che l’appetito vien mangiando e così mangia prima e poi mangi dopo, ecco che la vorace Paganese, dell’insaziabile Sottil, continua a far fuori primi, secondi, contorni e frutta in attesa del dolce che potrebbe arrivare nel cenone alla vigilia di Natale a Martina Franca.
Non è che saremo ingordi? No. Ne abbiamo ingoiati di bocconi amari nella scorsa stagione e sino al martedì grasso vogliamo continuare ad abbuffarci.
Usciamo dalle metafore ma questa Paganese è davvero stupefacente e non bastano gli elogi per valorizzare il gran lavoro di Sottil e del suo staff con tutti i calciatori che stanno facendo divertire la tifoseria azzurra e regalo più bello non potevano avere gli Urban Kaos nella settimana del loro decimo anniversario della fondazione del loro gruppo ultras, che come recitava uno striscione, esposto nel loro quartiere, fatti di militanza e passione al fianco della Paganese.
Ancora una volta è stata la vittoria del gruppo, del tutti per uno ed uno per tutti, come aveva ribadito in settimana Tartaglia, che prestazione ancora la sua, quando diceva che tutti erano indispensabili: chi era in panchina, chi giocava, chi andava in tribuna ma che al momento di scendere in campo, lottano tutti sul pallone come se fosse l’ultimo bignè sul tavolo dei dolci.
Quando ci vogliono gli elogi vanno fatti, come quelli al reparto difensivo che nelle ultime quattro gare ha subito due reti, una a Salerno nel pasticcio di Schiavino, che s’è ripreso alla grande e l’altro su rigore ad Aversa, nonostante la difesa sia in continua emergenza, con un reparto che sembra una porta girevole di un supermercato, con gente che entra e gente che esce.
Per chiudere quest’elogio alla grande bellezza della Paganese di Sottil, a proposito Cuoghi si starà mordendo le mani del tesoro che aveva tra le mani e non ha saputo valorizzare, voglio snocciolare dei numeri. Nella gestione Sottil giunta alla decima partita, dall’ottava alla diciassettesima, la Paganese ha infilato sei vittorie, inframmezzata dalla sconfitta dell’Arechi e tre pareggi. Avanti un'altra!
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