LA PARTITA DEL TIFOSO - L'AMARO IN BOCCA E IL "REALE" POTENZIALE DI QUESTA SQUADRA
Tanto amaro in bocca, dopo le ultime due partite (Teramo e Vibonese, a beneficio dei meno attenti): questo è ciò che resta al tifoso paganese. Un solo punto in due partite, l’ennesimo rigore contro, a fine gara, a strapparci via due punti e una vittoria importante, gli infortuni che iniziano a essere troppi e difficili da rimediare.
Io non sono affatto contento di come siano andate le due gare in oggetto. E non è soltanto per lo striminzito punto (ci può anche stare, sia ben inteso) ma è per come questo punto sia venuto. Come dicevo, ci tocca registrare altri due primi tempi regalati agli avversari, in cui siamo stati spesso in balìa di questi e in cui abbiamo rischiato la cosiddetta imbarcata. E infatti, a Teramo, accade che il secondo gol preso, a primo tempo quasi scaduto, ci tagli le gambe, non consentendoci la piena rimonta, in un secondo tempo rampante e deciso, come al solito. Con la Vibonese ci va un poco meglio, anche grazie al rigore parato da Baiocco. Ma l’avversario ha avuto vita facile ad arrivare al limite della nostra area (quando andava per vie centrali) oppure sul fondo (quando optava per gli attacchi ai fianchi). Il risultato è stato tanto affanno e la condanna all’ennesimo tentativo di rimonta, come con Rende, Reggina e Avellino (per limitarci alle sole gare casalinghe): uguale uguale.
Però a voi non vorrei parlare delle cose evidenti e sotto gli occhi di tutti, no. Io con voi voglio aprire un altro argomento: il potenziale di questa squadra.
Provo a spiegarmi meglio:
- è legittimo, da parte nostra, recriminare per i sei punti persi agli ultimi minuti, con tre rigori (qualcuno anche un tantino generoso), nelle gare che ben sapete? Con quei sei punti saremmo stati in una posizione da lotta per il titolo!;
- in fondo, al di là di come siano venuti i tre pareggi, erano cristalline le nostre vittorie? Siamo certi che fossero proprio meritate? E in generale, non avete mai avuto la sensazione che, tutto sommato, anche in altre gare, ci sia andata più volte “bene” che “male”??!!
La nostra squadra ha una grande dote: un temperamento eccezionale, che le consente di non abbattersi mai e di ritenere, sempre, tutto possibile, tutto rimediabile. I ragazzi mettono anima, gambe e tenacia in ogni contrasto e dimostrano attaccamento alla maglia e forza di volontà indiscusse. Ma a parer mio, tutte queste doti sono messe in campo solo in parte (solitamente nei secondi tempi) e spesso non sono accompagnate da un gioco apprezzabile e che metta sotto l’avversario. La sensazione che ho è che questa squadra giochi più di istinto, più sulla forza di volontà, più sulla forza fisica e atletica, oltre che sulle giocate dei singoli, che su quella tecnico/tattica. Gli avversari, sovente, ci mettono in difficoltà, sul piano del gioco. Noi rispondiamo loro con la forza di volontà. A volte ci dice bene, a volte no. Certo, finora i risultati sono lusinghieri e i punti tanti. Certo, le doti decantate in precedenza devono appartenere a una squadra che voglia non solo salvarsi, ma farlo bene e recitare un ruolo importante in campionato.
Però (eh, a questo punto ci vuole il “però”) dovremmo riuscire a conciliare il tutto con un gioco apprezzabile, magari non nell’arco di tutti i 90’, non necessariamente in tutte le partite ma che possa essere una costante. E dico questo perché non possiamo sempre sperare che l’avversario sbagli due/tre gol fatti, in venti minuti, che Baiocco sia migliore in campo, che Schiavino si travesta da Shevchenko, che Panariello faccia gol “alla Del Piero”, che Ciccio - a quaranta anni e passa - faccia ancora la differenza (magari quando non è costretto a giocare due partite in tre giorni), che facciamo un gol più dell’avversario (proviamo, ogni tanto, a far fare all’avversario un go in meno a noi).
Alberto Maria Cesarano
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