CATANIA-PAGANESE, IL GRANDE EX FERRIGNO: "SARA' DIFFICILE MA FAREMO LA NOSTRA GARA. GRASSADONIA E' UN PREDESTINATO"
Il grande ex di Catania-Paganese è il direttore sportivo degli azzurrostellati. Lo scorso anno l'ex giocatore del Catanzaro costruì la rosa che avrebbe dovuto riportare gli etnei in cadetteria dopo la retrocessione d'ufficio in Lega Pro del Catania, a causa della vicenda giudiziaria "I treni del gol". Le cose, però, si rivelarono troppo complicate per i rossoazzurri che faticarono non poco, salvandosi solo all'ultima giornata, nonostante una rosa di altissimo livello. "Il mercato estivo fu difficile - ha ricordato Ferrigno alla trasmissione "Passione Rossoazzurra" - bisognava tenere conto del disastro che era accaduto soltanto un mese prima. Era complicato anche convincere i giocatori a venire. Secondo me è stato un buon lavoro quello condotto nella scorsa stagione, è stata creata una base. A gennaio avevamo in mente di fare un altro tipo di mercato, le vicissitudini che colpirono la proprietà resero molto più difficile far venire qui determinati giocatori, come Infantino, che preferirono altre piazze. L’obiettivo della società era la salvezza, forse la nostra partenza illuse qualcuno". Evidentemente Ferrigno è uomo abituato ad agire nelle difficoltà, dato che una situazione analoga gli è capitata quest'anno alla Paganese. "È stato tutto abbastanza complicato, molto più di quanto si possa pensare. Non abbiamo neppure svolto il ritiro. La società mi ha chiesto la salvezza senza passare dai playout. Se ci riusciremo, avremmo fatto un grosso miracolo anche considerando il budget a disposizione. Reginaldo è una scommessa. Era fermo da due anni, adesso sta tornando ad essere un atleta dopo essere arrivato con qualche chilo di troppo. Ci sono giovani importanti, come Deli, Cicerelli e Della Corte, che sono seguiti anche da squadre di Serie B e Serie A. Con Grassadonia abbiamo già lavorato a Messina, vincendo insieme il campionato. Secondo me è un predestinato".
Anche al portale Itasportpress.it Ferrigno ha presentato la partita del "Massimino". "Sarà una vera impresa uscire dal rettangolo di gioco di Catania imbattuti. Gli etnei io li metto sullo stesso livello di Foggia e Lecce e se devo dirla tutta per me sono da primo posto assoluto e giustamente devono puntare alla promozione senza passare dai playoff. Lo Monaco ha costruito una squadra con i fiocchi che nessuno in Lega Pro può permettersi. Hanno praticamente due titolari per ogni ruolo e nemmeno il Lecce ha un organico così importante. Domenica faremo la nostra partita chiaramente aspettando il Catania e poi con le nostre forze proveremo a impensierire la retroguardia etnea in contropiede. C’è una differenza abissale tra il Catania e la Paganese ma non ci sentiamo battuti in partenza. Sarebbe un errore entrare in campo mentalmente sconfitti prima di cominciare. Tra l’altro abbiamo il dente avvelenato per aver perso un match contro la Juve Stabia che non meritavamo". Sarà Catania-Paganese e non Catania contro Ferrigno: il ds azzurrostellato non vuol sentir parlare di rivincita personale. "Non ho nessuna rivincita da prendermi perché a Catania ho tanti amici e con Lo Monaco e molti dirigenti etnei c’è una grande stima. Se il Catania di Lo Monaco può lottare per la B, il merito è anche della dirigenza della scorsa stagione che ha ereditato una società piena di debiti e un monte ingaggi da club di Serie A e alla fine ha fatto un buon lavoro mantenendo la squadra in Lega Pro".
Danilo Sorrentino
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