FUORI DALLA LEGA PRO ANCHE RIMINI E PAVIA. SARA' BAGARRE PER I RIPESCAGGI
Si allunga la lista delle società che non saranno ai nastri di partenza nel prossimo campionato di Lega Pro. Dopo Lanciano, Martina e Sporting Bellinzago, che non hanno proprio presentato domanda d'iscrizione lo scorso 30 giugno, sono quasi fuori anche Rimini e Pavia, le uniche due società a non aver presentato il ricorso dopo l'esclusione da parte della Covisoc. Sulla Riviera Romagnola non sono riusciti a risolvere i grossi problemi economici che da tempo attanagliano il club biancorosso che ieri pomeriggio ha comunicato ufficialmente di non aver raggiunto in questi ultimi giorni la quota economica necessaria per mettersi in regola con i parametri richiesti e completare l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Il Rimini, quindi, sarà estromesso dal campionato dal Consiglio Federale del 19 luglio. Stessa sorte dovrebbe capitare anche al Pavia, con il neopresidente Nuccilli che continua a viaggiare nel vago: "Ho fatto tutto quello che ho potuto, dalla fideiussione al circolare per il ricorso, ma la Covisoc aveva già bocciato la pratica. Ora attendiamo la sentenza del 19 luglio - ha scritto in una lettera alla città pubblicata stamattina sul sito ufficiale della società lombarda - ma farò il possibile e l’impossibile, con i miei legali, faremo ricorso e speriamo anche che un pizzico di fortuna possa darci una mano. Io non mollerò e rimarrò al fianco della società, anche se dovessimo scendere di categoria, iniziando un percorso nuovo e con una società pulita". Il ricorso contro l'esclusione della Covisoc, però, non è stato presentato e la strada per la permanenza in Lega Pro è più che in salita.
Hanno regolarmente presentato il ricorso le altre quattro società bocciate in prima istanza. Oltre alla Paganese (leggi qui l'articolo), sperano nella riammissione da parte del Consiglio Federale di martedì prossimo anche Casertana, Lucchese e Maceratese. I falchetti, unica società inadempiente anche con la Commissione Criteri Infrastrutturali, hanno depositato la fideiussione nonché la documentazione rilasciata dalla Questura di Caserta relativa al prefiltraggio e il sistema di videosorveglianza dello stadio Pinto. La Lucchese, che come la Paganese aveva presentato una fideiussione assicurativa estera, ha ottemperato alle richieste dell'organo di vigilanza, mentre la Maceratese, il cui problema era relativo al prospetto PA (cioè la differenza fra costi e ricavi), ha sistemato tutto con una ricapitalizzazione societaria. Ma resta sempre sullo sfondo l'ipotesi della cessione del club da parte della presidentessa Tardella.
Con cinque società che dunque non hanno provveduto di fatto all'iscrizione, aumenta anche il numero dei ripescaggi che, se confermato il passaggio alle 60 squadre, potrebbe interessare ben 11 società. L'estate è appena iniziata.
Danilo Sorrentino
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