L'ARCHIVIO RACCONTA

35 ANNI FA L'ULTIMA VOLTA CHE IL "TORRE" SI PIEGO' A GIOVE PLUVIO...E AL LICATA

04.11.2019 11:22

Quando ieri l'arbitro, il signor Vigile di Cosenza, ha ufficialmente dichiarato rinviata la sfida Paganese-Catania per impraticabilità di campo, in tribuna stampa Danilo Sorrentino e Ciccio Pepe mi hanno posto questa domanda: "Peppe ma quando è stata rinviata, l'ultima volta, una partita della Paganese per impraticabilità di campo?" In un lampo, come quelli che illuminavano ieri Pagani, ho fatto un passo indietro nel tempo, fermandomi ad una fredda e piovosa domenica del 22 gennaio del 1984.

Ero poco più che dodicenne e, come ogni santa partita in cui la Paganese giocava in casa, mio padre mi doveva portare allo stadio, già allora dedicato purtroppo all'indimenticato sindaco. Non potrò mai dimenticarla: ricordo benissimo che, nonostante l'acqua venisse giù più o meno come ieri, imperterrito, nonostante i consigli di mio padre a desistere di scendere e andare allo stadio, viste le condizioni climatiche proibitive, lo convinsi. Allora i varchi della tribuna erano ubicati dove attuamente c'è il Palazzurro e si poteva parcheggiare nel piazzale antistante l'impianto di gioco. La gara, come tutte a quel tempo e in quel periodo dell'anno, iniziava alle 14.30, io e mio padre eravamo infreddoliti in auto a sperare che dall'alto arrivasse un segnale positivo, in tutti i sensi. Nulla da fare: pioggia a catinelle o meglio "a secchiate". Fino all'ultimo sperai che potesse spiovere, illudendomi, cosa che non avvenne. Così la partita di quella domenica, Paganese-Licata, valevole per la diciassettesima giornata, ultima d'andata, del campionato di Serie C2 girone C non si disputò.

La Paganese del presidente Vincenzo Cascone era appena retrocessa in C2 e stava trovando la sua identità in una stagione difficile. Al giro di boa gli azzurri di mister Aldi, che esordì perdendo in casa il derby con la Nocerina (1-2) sostituendo Ardemagni dopo sette giornate in seguito al (6-0) rimediato ad Ischia, avevano 10 punti in classifica, frutto di una vittoria sul Marsala (1-0) allora valeva due punti, e otto pareggi. In azzurro quell'anno i paganesi Alfonso Califano e Sabatino Spanò oltre ai vari Della Porta, Frediani, Marcucci, Bacchiocchi, Tebi e Nuccio.

Quel Paganese-Licata fu rinviato a mercoledì 15 febbraio 1984, sinceramente non ricordo se la andai a vedere, ma non fu un mercoledì da leoni vista la vittoria dei siciliani per 1-3. Andarono a segno Pecoraro, Consagra su rigore, accorciò le distanze sempre dagli undici metri il "mio" capitano Massimo Cocciari, nella foto, poi allungò ancora Romano. Era il Licata di Zeman in panchina e dei vari Consagra, Taormina, Schifilliti e Campanella che la stagione successiva, grazie anche all'apporto di un certo Giacomarro, futuro allenatore della Paganese, vinse il campionato approdando in C1.

Ma quel Licata fu nel destino di quella stagione, 1983-84, della Paganese. La gara di ritorno, datata 3 giugno 1984 ultima giornata, terminata 2-2 regalò il punto della salvezza agli azzurri di Ardemagni, ritornato nel frattempo a guidarli. Una salvezza giunta a tre minuti dal termine grazie alla rete di Tebi. Con quel pareggio la Paganese chiuse a 28 punti conquistando la quart'ultima posizione, l'ultima utile per salvarsi. Un solo punto in più della Grumese che retrocesse con Latina e Marsala. Quel giorno faceva caldo a Licata e non ci fu una goccia di pioggia: le lacrime mie e di tutti i tifosi paganesi, attaccati alle radioline, furono solo di gioia!

Peppe Nocera
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