L'ATTESA VISTA DA... NOCERA - E ORA TUTTI IN GITA A CATANIA!
Catania, con il nome di Katane, fu una delle prime colonie greche della Sicilia, fondata nel sec. VIII a.C..
Fu conquistata dai Romani nel 263 a.C. e gli imponenti resti architettonici del periodo augusteo ne attestano la floridezza. Dopo il dominio bizantino passò a quello arabo nel sec. IX e poi al normanno. Il periodo aragonese segnò una ripresa della città, che spesso fu fatta sede della corte. Gli Aragonesi vi fondarono anche la prima università dell’ isola. La dominazione spagnola successiva portò ad una grave crisi economica che ha toccato il suo apice con il devastante terremoto del 1693. Ad esso seguì una imponente campagna di ricostruzione, ininterrotta anche dopo l’unità d’Italia.
L’Ottocento segna un periodo di grande floridezza culturale di Catania, sul piano mondano, letterario, musicale e teatrale che continua, dopo l'unione al Regno d'Italia, fino al oggi. La Piazza del Duomo, realizzata dopo il terremoto del 1693, è il punto in cui convergono i principali assi della città. Al centro campeggia la Fontana dell’ Elefante, opera dell’ architetto Giovan Battista Vaccarini (1736) secondo i modelli barocchi romani offerti da Gianlorenzo Bernini, utilizzando reperi archeologici. Si tratta di una statua romana il pietra lavica, raffigurante un elefante sormontato da un obelisco egizio, con geroglifici, su tutto i simboli della santa patrona della città, Sant'Agata. Nella credenza popolare, l’elefante nero rappresenta il negromante Eliodoro, detto in dialetto “Liotru”.
La Cattedrale di Catania fondata dal Conte Ruggero nel 1094 aveva la duplice funzione di Chiesa e di fortezza. Il terremoto del 1693 la distrusse e la ricostruzione venne affidata a Fra Liberato mentre la facciata fu realizzata dal Vaccarini nel 1736. Il portale del vecchio edificio, risalente al Cinquecento, è ora il portale laterale. All'interno, a tre navate, sono custodite le reliquie di Sant'Agata, patrona di Catania, tombe di Re, di Vicerè, di Vescovi e quella del celebre compositore lirico Vincenzo Bellini (1876) nato proprio a Catania. Un'altra chiesa importante riedificata dopo il terremoto è la Basilica della Collegiata che sorge su una preesistente edicola dedicata alla Madonna dell'Elemosina. La Chiesa di San Benedetto di via Crociferi, già patrimonio mondiale e sito Unesco, è una delle meraviglie del barocco settecentesco siciliano, tra le chiese più importanti della città di Catania e dell’intera Sicilia, notoriamente riconosciuta tra le più belle chiese barocche d’Europa. Una visita la merita il Castello Ursino che oggi ospita il Museo Comunale.
Questo è il vademecum per una rilassante domenica pomeriggio a Catania gustandosi poi la tipica cucina catanese, dalla pasta alla Norma, all'insalata di mare con polpi, gamberi ed occhi di bue (molluschi) per finire con cassate e cannoli siciliani.
Ecco c'è tanto da vedere dunque per la comitiva azzurrostellata ed il consiglio che posso dare, visto che s'è deciso di andare comunque sino in Sicilia, è quella di non sprecare l'occasione recandosi al "Massimino". Quelle due ore, trascorretele a visitare la città, arricchendovi culturalmente, anzichè farsi impallinare in modo imbarazzante, come nella passata stagione, perdere l'ennesima partita e subire minimo la sessantesima rete al passivo. Buona Gita!
Peppe Nocera
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