BOLLINO E SANSEVERINO, QUEI PICCIOTTI DEL PALERMO CHE DOMANI SI SFIDERANNO AL TORRE

17.02.2017 10:27

Il Palermo è sempre stata una squadra dalla forte connotazione sudamericana. Basti pensare ai tanti talenti per i quali la maglia rosanero ha rappresentato un trampolino di lancio: solo per restare negli ultimi anni, si può fare l'esempio di Edinson Cavani, di Abel Hernandez oppure della terribile coppia Dybala-Vazquez. Calciatori lanciati dal Palermo e che ora hanno rubato la scena internazionale. Accanto ai tanti chicos che si sono alternati sul prato del Renzo Barbera, crescono i picciotti rosanero, quei giocatori provenienti dalle giovanili e che cercano fortuna in prima squadra. Qualche anno fa ci hanno provato anche Giulio Sanseverino e Mauro Bollino, che domani si ritroveranno uno contro l'altro in Paganese-Messina. Nell'estate del 2012 l'allora tecnico del Palermo, Beppe Sannino, li volle portare in ritiro con la prima squadra, dopo la straordinaria stagione vissuta dai due in Primavera, conclusasi con la sconfitta nei quarti di finale per lo scudetto contro l'Inter. Quell'anno i rosanero furono trascinati dai 18 gol nella regular season (21 totali) di Mauro Bollino, bomber della squadra di mister Beggi e dalla grande determinazione di Sanseverino, mezz'ala sinistra con licenza di attaccare (furono 5 le reti del centrocampista). In quella formazione militava anche l'attuale attaccante azzurrostellato Zerbo. Quell'estate con la prima squadra fu l'ennesima tappa affrontata insieme da Bollino e Sanseverino, amici da quando erano bambini. Sono entrambi classe 1994 e palermitani purosangue. Giocavano insieme già a dieci anni nella scuola calcio Ribolla e sempre in coppia sono approdati al Palermo prima e nelle nazionali giovanili poi: il destino li unì anche nel primo approccio alla prima squadra. 
A dire il vero già nella stagione 2011-2012 Bollino aveva esordito con i grandi, in un match di Coppa Italia contro il Siena in cui sbagliò anche uno dei calci di rigore che premiarono i toscani. Sarà quella l'unica presenza con i rosanero per l'attaccante esterno, mentre Sanseverino riuscirà a trovare spazio nel 2012-2013 anche in Serie A, con tre presenze in quel campionato che vide la retrocessione in Serie B del Palermo. Al termine di quell'anno le strade dei due picciotti si divisero. Sanseverino rimase al Palermo in cadetteria, blindato da Rino Gattuso, ma a gennaio passò al Perugia in Prima Divisione vincendo il campionato, mentre Bollino aveva scelto la terza serie, e il Pisa nella fattispecie, dall'inizio della stagione, col sogno promozione che s'infranse nella semifinale playoff col Frosinone. Nell'estate del 2014 Bollino è stato definitivamente acquistato dal Foggia, con cui ha giocato un anno e mezzo prima di passare all'Andria a gennaio dello scorso anno; la scorsa estate, invece, è stato il Taranto ad assicurarsi le sue prestazioni. Anche Sanseverino nel frattempo si è slegato dal Palermo: dopo l'esperienza al Savoia in Lega Pro, terminata con la retrocessione diretta, è stato ancora Gattuso a volerlo al Pisa l'anno scorso. Altro campionato vinto coi nerazzurri, che ora ne detengono il cartellino, e stavolta una Serie B iniziata da protagonista con 17 presenze. A gennaio il richiamo della Sicilia è stato più forte e così è passato in prestito al Messina
Domani le strade dei due picciotti palermitani con il cuore rosanero si ritroveranno al Marcello Torre. Con qualche anno in più e maggiore esperienza, Paganese e Messina a loro hanno chiesto una salvezza tranquilla. E chissà che stavolta il lancio positivo non arrivi proprio dalla Lega Pro

Danilo Sorrentino
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