IL PAGELLONE DI MATERA-PAGANESE
Pestrin e Cicerelli trascinatori, Della Corte non punge, Silvestri errore fatale
Marruocco 6,5: incassa due reti in un minuto ma non può nulla. Poi la solita presenza pesante in campo con uscite avventurose da libero aggiunto ed interventi precisi.
Picone 5,5: fatica a carburare in avvio quando Carretta fa quello che vuole dalle sue parti. Meglio nella ripresa quando riesce a coprire senza infamia la sua zona di competenza, offrendo un discreto contributo nella fase di ripiegamento (dal 32’ st Longo 4: un quarto d’ora in cui non tocca palla. Si mette in evidenza solo dopo il triplice fischio finale quando protesta con veemenza e si becca un rosso da censura).
Silvestri 5: un suo errore clamoroso spiana la strada al Matera. Non basta aumentare l’intensità con il passare dei minuti perché sulla sconfitta il suo zampino ci sta tutto.
Dicuonzo 6: gettato subito nella mischia e protagonista di una prestazione sufficiente. Ha bisogno di mettere benzina ma le avvisaglie sono positive.
Della Corte 5: non riesce ad entrare in partita. Le sue sgroppate della scorsa stagione sono un timido ricordo all’esordio stagionale. Necessita di ritrovare la migliore condizione al pari dell’intera squadra.
Cicerelli 7: il migliore in campo tra le fila azzurre per sacrificio e voglia di lottare. Suggella la sua prova con la rete che riapre i giochi.
Pestrin 6,5: vietato guardare la carta d’identità. Perché a dispetto delle trentotto primavere in campo gioca con l’entusiasmo di un ragazzino, oltre a prendere per mano la squadra da vero leader. Non molla di un centimetro.
Bernardini 6: esordio assoluto in Lega Pro per il riccioluto centrocampista prodotto del vivaio azzurro. La grinta non manca, anche se perde qualche pallone di troppo. Prova a mordere le caviglie di chi gli si para di fronte e dimostra di poter ritagliarsi la sua piccola fetta di spazio (dal 12’ st Stoia 6: l’inesperienza gli gioca un brutto scherzo. Perché con una migliore scelta di tempo avrebbe regalato ai suoi compagni un pareggio insperato.
Zerbo 5,5: un suo lancio pesca l’ottimo inserimento di Cicerelli nell’azione della rete della bandiera. Da esterno di centrocampo non lascia grandi tracce, va rivisto in posizione più avanzata.
Tagliavacche 5,5: gara dai due volti. Tra le linee è un fantasma ma con l’uscita di Bernardini si sistema al fianco di Pestrin e riesce a fare meglio. Un paio di conclusioni senza fortuna.
Parlati 6: si sacrifica tanto in una zona di campo a lui per niente congeniale. Ha buoni numeri e già una certa dimestichezza con i dettami tattici di Grassadonia. Margini di crescita importanti per l’ex Primavera dell’Ascoli (dal 40’ st Sburlino sv).
All.: Grassadonia 6: il materiale umano è ancora numericamente e qualitativamente insufficiente. Con l’arrivo dei rinforzi promessi avrà maggiori soluzioni per riprendere la marcia giusta. A Matera però il suo apporto tecnico tattico si è già intravisto.
Francesco Pepe
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