PROFILI - SANTOPADRE DEBUTTA NEL DERBY: "L'HO SAPUTO QUALCHE ORA PRIMA"
Esordio tra i professionisti e parate salva-risultato per il portiere azzurrostellato Alessandro Santopadre, protagonista dei “Profili” della settimana. Chiamato a sorpresa tra i pali da mister De Sanzo, il giovane calciatore classe ’98 ha risposto presente sfoderando una prova che ha consentito agli azzurrostellati di conquistare il primo punto tra le mura amiche.
Alessandro, che emozione hai provato a giocare la prima da Pro?
“A Perugia ci ero andato vicino, ma per un motivo o per un altro non era stato possibile. Non nego di aver provato un po’ di emozione. Esordire in un derby non era per niente semplice, ma sono contento della mia prova e di quella dei compagni”.
Una chiamata un po’ a sorpresa quella di mister De Sanzo, nessuno si aspettava che partissi dal primo minuto...
“Il mister ci ha tenuto sulle spine e solo poche ore prima della gara sapevo che avrei giocato. Non avevo dubbi che prima o poi sarebbe successo, in allenamento do sempre il massimo”.
Ora rischi seriamente di togliere il posto a Galli, dopo che lui l’aveva fatto con te nell’avvio di stagione.
“Ho giocato con il Catanzaro in Coppa Italia e non avevo fatto male, ma il mister Fusco evidentemente aveva bisogno dell’esperienza di Riccardo tra i pali. Con lui c’è un bel rapporto, siamo in sintonia e cerco di apprendere da lui quanto più possibile”.
Si può dire che questa sia già la squadra di Fabio De Sanzo o c’è ancora tanto del lavoro di Luca Fusco?
“Qualcosa del mister Fusco ci è rimasto, con lui avevamo un buon rapporto, ma come al solito sono i risultati a decidere le sorti di un allenatore. E’ stata una scelta societaria per dare una scossa e va capita. Il nuovo allenatore ha portato una carica in più, anche dal punto di vista tattico stiamo cambiando qualcosa, proviamo più spesso la verticalizzazione e cercando di essere più cinici”.
Hai fatto la trafila delle giovanili con la Roma, passando dal Perugia fino all’Atalanta. Il sogno è quello di tornare alla Dea?
“Beh, sono tifoso romanista e mi piacerebbe tornare a Roma, ma giocare all’Atalanta, magari con Berisha e Gollini, sarebbe davvero il massimo”.
C’è un collega di reparto che ti ha impressionato in queste gare finora disputate?
“Il portiere del Potenza (Ioime, ndr) e Furlan del Catanzaro sono molto forti. Quest’anno ci sono davvero degli ottimi portieri in Serie C e non è semplice riuscire a fargli gol. Il mio idolo però resta Julio Cèsar, l’eroe del triplete nerazzurro”.
Alessandro, la battuta sorge spontanea. Non è che De Sanzo abbia invocato l’aiuto del “SantoPadre” per dare una sterzata al campionato azzurrostellato?
“Eh,(ride,ndr), c’è bisogno anche di quello”.
Giorgio Francavilla
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