LA PAGANESE VISTA DA NOCERA: POCA LUCIDITA' E SOLITI ERRORI
Scivoliamo di nuovo in casa. Dopo la sconfitta beffa con la Casertana arriva il secondo tonfo interno. Questa volta è stato il Monopoli, che altre due volte era uscito indenne dal Torre con due pareggi: ieri invece è ritornato in Puglia con l'intera posta in palio. Se i falchetti avevano effettuato un furto con destrezza, sinceramente i biancoverdi non mi sento di dire che hanno rubato qualcosa, seppur hanno approfitatto ancora di disattenzioni della nostra difesa, ma d'altronde hanno fatto un'onesta partita d'attesa, nel primo tempo, per poi essere cinici nell'approfittare delle nostre disattenzioni, e difendendosi con estrema lucidità. Ecco, la lucidità, questa è la prima pecca da imputrare a Pestrin e compagni che forse anche una condizione ancora non al top ed una giornata di fine estate avrà tagliato gambe e precisione nell'organizzare la manovra. A volte troppa leziosa, a volte troppo ricamata, ma spesso cozzava, cercando sempre di sfondare centralmente, contro il muro dei pugliesi. Quando invece si cercava di aprire il gioco lateralmente non ricordo un cross - dico uno - che avesse quelle caratteristiche cioè far arrivare il pallone precisamente al centro dell'area. Ho rivisto la gara fotocopia della Casertana, anche se con il Monopoli avevamo più tempo per reagire ma nel tempo restante la reazione ha avuto piccoli sussulti. Noi abbiamo giocato e loro, per nostre disattenzioni, hanno vinto. L'occasione più concreta per pareggiare è stata quell'incursione di Cicerelli, il più in palla dei suoi, che però, anche lui, in quel frangete è stato poco lucido nello scaricare palla all'indietro, cercando di trovare invece lo spriraglio giusto con un'azione personale. Cinque partite, quattro sconfitte ed una vittoria, tre gol realizzati (ha fatto peggio solo la Vibonese con due, ma noi abbiamo una partita in meno) e sette subiti. Se ci vogliamo consolare in questa giornata ci sono i numeri delle altre formazioni che dalla metà classifica in basso hanno perso tutte, mantendendo una graduatoria racchiusa in pochi punti.
In casa le note dolenti con due sconfitte su due e zero reti realizzate, un dato da analizzare: purtroppo in attacco qualcosa non gira alla perfezione sopratutto tra le mura amiche quando bisogna scardinare le difese. Il reparto offensivo, privo tra l'altro di Iunco in settimana atteso da nuovi accertamenti, non riesce ancora a trovare quei meccanismi per cui è statao costruito anche se sembra pesare l'assenza di un vero bomber d'area di rigore mentre abbondano esterni e seconde punte. Purtroppo la società ha fatto il meglio che poteva in quei pochi giorni ed ora Grassadonia ha il compito di valorizzare il materiale a disposizione nel migliore dei modi. Come ha detto il tecnico azzurrostellato, questa è stata una sconfitta che brucia ed è una nuova mazzata sul morale dell'ambiente, ancora buona la risposta del pubblico, che avrebbe avuto bisogno di una vittoria per alimentare quella passione che si sta cercando di ricostruire. Troppi errori individuali stanno penalizzando le prestazioni della squadra costretta sempre a rincorrere ed il dato più beffardo è che le sconfitte maturate sino ad ora non sono frutto di una superiorità degli avversari ma di imperdonabili errori dei singoli. Come dopo le due sconfitte con Casertana ed Andria però sono certo che Grassadonia ricaricherà le batterie del morale e del fisico degli azzurri per andare in casa della sua ex società per tirare un brutto scherzo alla sua ex società come ha fatto Pasquale Esposito alla Paganese. Ora niente drammi ma lucida analisi per evitare gli errori e cercare di andare a Messina e riprenderci quello che abbiamo perso per strada.
Peppe Nocera
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