LA SOTTIL TATTICA/6: A CACCIA DI CONTINUITA'...DI TENUTA
La continuità c'è stata, ora va incrementata per cercare di uscire definitivamente da una zona della classifica che a questa Paganese proprio non appartiene. Le ultime cinque partite hanno detto questo: gli azzurrostellati possono ambire ad una salvezza tranquilla, senza troppi patemi d'animo. Ma ora che la continuità si è avuta, sarebbe fantastico ed esaltante fare il salto di qualità e le prossime due sfide, con le prime della classe, arrivano in un momento favorevole. Sarà prima il turno del Benevento, che a Pagani non ha mai vinto e cerca al Torre conferme in ottica promozione. Proprio questo potrebbe essere un'arma in più in favore della Paganese. Il Benevento, a differenza del Barletta o del Savoia, verrà a fare la propria partita, a giocare e non solo a difendersi. Quindi non mi aspetto la classica marcatura a uomo su De Liguori, che ha caratterizzato per almeno un'ora le gare con Barletta e Savoia. Smaltito l'"effetto-sorpresa" con Melfi e Ischia, le avversarie si sono informate e hanno piazzato i propri attaccanti (Fall o Floriano, nel caso dei biancorossi) o i centrocampisti (Gallo e Malaccari, nel caso di domenica scorsa) sul centrocampista partenopeo. Risultato? Primo tempo della Paganese senza sussulti, poco palleggio. Poi le cose sono migliorate nelle riprese, quando insomma anche le altre hanno cominciato a giocare. Lampante il caso del match del Giraud. Ugolotti toglie Sevieri per inserire un altro attaccante, di conseguenza più spazio per i mediani azzurrostellati e sappiamo tutti com'è finita. Questo problema, in definitiva, non penso ci sarà più di tanto contro il Benevento, che pure a centrocampo ha i suoi problemi maggiori. L'unico di ruolo, disponibile, è Agyei, che sarà affiancato da un adattato (Lucioni, Celjak o Campagnacci) più che dal nuovo acquisto Allegretti. La gara si farà lì, a centrocampo, dove numericamente la Paganese sarebbe pure in superiorità numerica, dato che i giallorossi praticano un offensivo 4-2-4, che però difficilmente sostiene i 90'. Come accaduto contro la Casertana, il Benevento ha giocato bene per un'ora, salvo poi calare. Ma è comunque bastato. Duro lavoro ce l'avranno i laterali di difesa, Vinci e Bocchetti, anche se un contributo dovranno fornirlo gli attaccanti, che dovranno essere i primi difensori. I match con Barletta e Savoia hanno dimostrato anche che, quando si accendono gli esterni, si accende l'intera squadra, o viceversa. Dunque potrebbero essere determinanti anche Herrera e Deli, destinato a partire dall'inizio più di Caccavallo. L'ex Gubbio sta bene, non in perfette condizioni, non si sa se riesce a tenere tutta la gara. Ma ha i numeri, quella dose di imprevedibilità e un fiuto del gol che torneranno utili, utilissimi, in una gara difficile sì ma non improbabile.
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