A REGGIO CALABRIA CON IL PRONOSTICO CHIUSO DALLA STORIA
E sì, è davvero dura immaginare l'impresa degli azzurri al "Granillo". Lo dice la storia, una sola vittoria su tredici incontri, lo dicono i numeri, sette vittorie della Reggina e cinque pareggi, lo dice la classifica attuale. Reggina e Paganese hanno vissuto una storia diversa con gli amaranto che hanno vissuto tanti campionati di A e B mentre gli azzurrostellati si stanno consolidand in C da quarant'anni. Eppure la Paganese è legata alla Reggina per tanti motivi. Da quella prima grande sfida del 1929, quando la Paganese vinse il Girone Calabro-Siculo-Campano Battagliando proprio con la formazione calabrese prima di ritrovarsela nelle fasi a spareggio. S'è le ritrovata nel primo campionato di serie C disputato nel 1976-77 tenendola a debita distanza, duellando con il Bari e alla fine la classifica vide queste tre squadre occupare i primi tre posti, BARI 54-PAGANESE 48- REGGINA 42 quasi un remake, vista la classifica delle prime due posizioni.
Era più o meno di questi giorni di 43 anni fa, per l'esattezza il 13 febbraio del '77, quando la Paganese l'affrontò per la prima volta in C, pareggiando 0-0. Alla Reggina purtroppo è legata la squalifica più lunga della storia della serie C, undici giornate di squalifica, quando a Pagani successe il finimondo in campo e fuori. Era il 5 novembre 1978, quando l'arbitro Vallesi di Pisa concesse un rigore alla Reggina, a cinque minuti dal termine gol vittoria di Mariano, negandone un altro alla Paganese tre minuti dopo. Alla sfida con i calabresi è legato poi un altro struggente ricordo: Reggina-Paganese del 7 dicembre 1980 è stata l'ultima partita vista da Marcello Torre, in Tv, assassinato quattro giorni dopo. L'unico, sorriso amaro, si materilizza nella stagione 1982-'83, la formazione dei quella stagione nella foto: Anno funesto sia dal punto di vista calcistico per entrambe le società che retrocessero, al termine di quel campionato, in C2 ma soprattutto perchè la Paganese fu colpita da un altro tremendo lutto, con l'assassinio del presidente Enzino De Risi.
Una vittoria, che fa ancora storia, a Reggio Calabria per 1-0 grazie alla rete di Pierantonio Bortot. Era la Paganese dei vari Giordano, Lanzi, Fiorucci, Frediani, Onorini e Sapio che subì lo smembramento dei big della stagione precedente e nonostante il raggiungimento di una semifinale di Coppa Italia di serie C, persa con il Fano, in campionato trovò tante diffcoltà. Dopo l'assenza di sfide per quasi 20 anni la musica, dalle parti dell'ultimo lembo di terra del continente, non è cambiata dal 2014 ad 2019: Si contano infatti nelle ultime quattro consecutive trasferte tre sconfitte ed un pareggio. Reggina-Paganese quest'anno compie 91 anni, quasi un secolo di sfide che hanno fatto storia e la storia parla solo amaranto nello stadio Oreste Granillo, che porta il nome dell'ex sindaco di Reggio Calabria e presidente della Reggina, come il nostro Marcello Torre. La formazione calabrese quest'anno è una corazzata con i vari Guarna, Gasparetto, che sarà squalificato domenica, Liotti, Bellomo, Corazza, Denis, Reginaldo, grande ex, con Loiacono per citarne solo alcuni e punta decisamente alla B. Il risultato sulla carta è chiuso ma questa Paganese ha la mente libera per giocarsela a viso aperto e poi qualche domenica fa il Francavilla ha espugnato il Granillo e allora tutto è possibile.
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