
L'IRRAZIONALITÀ DELL'AMORE! GIOVANNI E GLI 800KM PER SEGUIRE LA STELLA
L'amore è irrazionale, è follia, è magia. Potrebbe racchiudersi così la storia di Giovanni, venticinquenne che domenica ha seguito per la prima volta da vicino la Paganese nella trasferta di Sarno. Nulla di strano se non fosse che il giovane di origine ligure, ma da qualche anno trasferito a Milano per lavoro, non ha alcun legame di nessun tipo con la città di Sant'Alfonso e di conseguenza con la squadra della città.
Un gesto di amore puro, di vera irrazionalità che lo ha spinto a tuffarsi nel settore ospite dello “Squitieri” tra il calore degli oltre 500 tifosi azzurrostellati pronto a sospingere con la voce anche la ‘sua’ Paganese. Una follia tale da affrontare in giornata la lunga trasferta come recitava sull’insolito cartellone scritto a penna, proprio come quelli che si vedono nei grandi stadi della serie A. “800km per esserci oggi, ci regalate una maglia?” l’insolita richiesta poi che la dirigenza azzurrostellata capeggiata dall’amministratore unico Filippo Raiola, sbalordito dal gesto d’amore di questo giovane appassionato, ha voluto esaudire una volta conosciuta questa folle storia d’amore. “Avete la curva migliore d’Italia, non ho più la voce dopo aver cantato per oltre 90 minuti” ha commentato Giovanni nell’immediato post gara prima dei saluti di rito, di una fotoricordo per poi ritornare di corsa a Napoli dove un volo di linea lo avrebbe riportato nel capoluogo meneghino per riprendere dal lunedì la vita di sempre. Col sorriso e la soddisfazione, nonostante la sconfitta, di aver trascorso una domenica magica.
Una storia che ripercorre quella di Enrico Maria Porro, consulente di comunicazione e web marketing di Cernusco sul Naviglio, da generazioni monzese ma tifosissimo della Paganese. Un amore irrazionale, nato all’età di quindici anni stregato dal nome letto su La Gazzetta dello sport, che lo spinse quasi due decenni fa alla creazione di un blog che ancora oggi racconta le gesta degli azzurrostellati per poi spingersi fino a seguire la ‘sua’ Paganese anche al “Marcello Torre”. La prima visita di Enrico coincise coi vittoriosi Playoff in serie C2 del 2007 per poi non mancare alle sfide decisive negli anni successivi come i Playout con il Lecco dopo aver supportato con la presenza e la voce in tutte le trasferte al Nord che in quei primi anni di serie C1 la Paganese affrontava.
E chissà che Enrico e Giovanni non possano ritrovarsi nella prossima stagione, che porterà la Paganese al centenario, sulle scalee del “Marcello Torre” pronti ad esultare ad un gol e magari al tanto agognato ritorno in serie C.
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