ADDIO A GIOVANNI CASCONE, PRESIDENTE DEI GIORNI DIFFICILI
Dopo lunghi mesi di sofferenza fisica, ci ha lasciati l'ex presidente della Paganese Giovanni Cascone. Una sola stagione al comando, quella 1989-'90, dettata dal senso di appartenenza verso la società guidata per anni dal fratello Vincenzo, storico presidente. E' il periodo più buio della storia della Paganese quando, nell'estate del 1989, entra in società subentrando proprio al fratello Vincenzo, logorato economicamente e moralmente dal peso della società, che nel frattempo viene esclusa dal campionato Interregionale. I fasti degli anni settanta e ottanta sono alle spalle, i debiti, accumulati in quegli anni, no.
Il futuro è tutto da scrivere nel campionato di Promozione, categoria assegnata dalla Lega dopo l'esclusione per meriti sportivi, e l'impegno è ancora nelle mani della famiglia, emerita, Cascone con al comando Giovanni. Con l'aiuto del compianto, ex sindaco, Nicola Campitiello s'imbastisce una squadra giovane con alla guida Angelo Mammì. Sarà un anno di sofferenza e lo si capisce fin dall'inizio. I risultati non arrivano e si cambia ma con l'arrivo di Antonio Merolla le cose non migliorano. In società il piatto piange e non si può fare nulla di più. I risultati latitano, nonostante la presenza di un giovane bomber di razza, che spiccherà il volo proprio dopo quella stagione, come l'attaccante Tonino Barbera, autore di 17 reti. Giovanni Cascone e pochi dirigenti non mollano la spugna, per tenere in vita la Paganese, ma la classifica non guarda i sentimenti e non fa sconti. Alla fine gli azzurri dovrebbero disputare lo spareggio con il Real Palomonte per salvarsi ma la Lega, qualche giorno prima, riscontra un'irregolarità dell'Angri tra cui la partita con il Palomonte a cui vengono restituiti i due punti che gli fanno scavalcare la Paganese che retrocede direttamente.
Con quella delusione si chiude la prima repubblica della Paganese e lo fa orgogliosamente con a capo Giovanni Cascone che sino all'ultimo s'è speso per salvare il salvabile. Il dado era tratto ormai e bisognava guardare avanti con la storia che si riscrive con l'avvento del presidente Iacuzio. Ma questa è un'altra storia!
Nel frattempo erano state scritte le pagine più belle e difficili, grazie al contributo della famiglia Cascone. Sino all'ultima giornata Giovanni Cascone cercò di evitare il tracollo, con il suo coraggioso intervento, che fu di pura passione.
Che la terra ti sia lieve Presidente!
Peppe Nocera - paganesemania.it
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