IL CONGEDO DI GRASSADONIA: "DISPIACIUTO PER TRAPANI, GLI SONO STATO FEDELE FINO ALLA FINE"
Il termine "alziamo l'asticella" lo coniò lui, nel corso di una delle ultime conferenze stampa della passata stagione. Gianluca Grassadonia era convinto che questo potesse essere un anno importante per lui, ma anche per la Paganese. Preso in prestito anche dal presidente Trapani, l'"alziamo l'asticella" ha fatto sognare per due mesi (maggio e giugno) una parte della tifoseria galvanizzata dalle intenzioni, rimaste su carta, della società e dai primi nomi che iniziavano a circolare sul mercato. Nessuno poteva immmaginare tale epilogo. Lo stesso Grassadonia non lo poteva immaginare, essendo stato messo al corrente delle difficoltà riguardo all'iscrizione a giochi ormai fatti. "Mi dicevano che c'erano problemi con l'iscrizione che però ignoravo, pensavo fosse una situazione risolvibile in tempi stretti. Vedevo che i giorni passavano e non si concretizzava nulla - le parole dell'ormai ex allenatore azzurrostellato - fino ad arrivare al 1 luglio, quando poi mi è stato detto come stavano realmente le cose". Non è stato un boccone semplice da digerire per il trainer salernitano che in questi mesi ha anche rifiutato offerte importanti. Lo hanno cercato Catania, Lecce e Matera, squadre che partono con i favori del pronostico in Lega Pro, e il Bari in Serie B. "Non ho preso in considerazione nessuna offerta, il presidente mi ha sempre detto che avremmo disputato un campionato competitivo e mi ha trattenuto. Io l'ho fatto con piacere, proprio perchè me l'aveva garantito lui. Un po' ci sono rimasto male, avevo pensato di mollare anche se la situazione si fosse risolta, poi ci ho ripensato perchè ho chiarito con Trapani. Stavamo anche vedendo per il ritiro prima della decisione del Consiglio Federale, perchè era fiducioso che potessimo farcela, poi dopo la seconda bocciatura tutto è stato messo in stand-by". Grassadonia ha incontrato il presidente Trapani proprio la sera prima del giudizio del Collegio di Garanzia del Coni: sono stati circa due ore in sede a parlare. "Trapani ha una virtù: è sempre ottimista in qualunque situazione e anche mercoledì sera lo era. Pensava di riuscire a superare questo scoglio, purtroppo è andata diversamente. Non ho ancora avuto il coraggio di chiamarlo, perchè posso immaginare il suo stato d'animo. Ho parlato con Raiola, al quale mi lega un rapporto fraterno, ed anche lui era distrutto. E' un peccato, perchè poteva essere un anno importante per tutti". L'ex allenatore di Messina e Salernitana è stato uno dei tecnici più longevi della gestione Trapani alla Paganese e il suo pensiero è proprio per il numero uno del sodalizio azzurrostellato. "E' stato il miglior presidente che abbia mai avuto, per l'autonomia nelle scelte che mi ha sempre concesso, per non avermi fatto mai mancare nulla e per un dialogo costante e schietto che ha contraddistinto il nostro rapporto. Sono contento di avergli dimostrato la mia fedeltà fino alla fine. So cosa prova in questo momento, perchè sente di non aver mantenuto quella promessa che ha sempre fatto. Proprio per questo credo che voglia ritornare più forte di prima; se non quest'anno perchè non potrebbe farlo, nei prossimi anni senza dubbio perchè ha dato tanto alla Paganese e può ancora farlo". Poteva essere un anno importante anche per Gianluca Grassadonia: dopo un ottimo campionato, attendeva solo la consacrazione. Che dovrà arrivare altrove. "Il mio futuro è ancora da scrivere, noi allenatori e giocatori continuiamo ad essere attori in questo enorme circo. Il mio pensiero adesso va a tutti quelli che hanno dato tanto per la Paganese, a chi lavora per questa società, dai dirigenti ai magazzinieri. Ma penso anche alla piazza che non meritava di perdere la Lega Pro in questo modo. Mi auguro e sono convinto che possa ritornarci presto e più forte di prima".
Danilo Sorrentino
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