LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA | È CRISI! ADESSO CI SI GUARDI TUTTI IN FACCIA E... RIPARTIAMO!

La domenica è stata peggio del sabato. La tifoseria è nello sconforto più totale, non tanto per la sconfitta in se ma nel modo in cui è maturata. Il campanello d'allarme era scattato a Sassari allora interpretato come episodico poi, alla luce dei due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro partite, catalogato come crisi. Le ultime quattro gare, Sassari, Guidonia, Anzio e Monterotondo, hanno accentuato un trend d'interpretazioni di partite svolte da Bucolo e compagni sempre alla stessa maniera. Prima però le vittorie mascheravano quella difficoltà, evidente, ossia un tempo ad alta intensità e l'altro con il freno a mano tirato.
Da Sassari però la vera natura di questa squadra è uscita allo scoperto in maniera più evidente e tutti i nodi sono venuti al pettine. Non si può cedere di schianto nella ripresa dopo che sia a Sassari, con il Guidonia e a Monterotondo si chiude il primo tempo in vantaggio. Ci può stare con il Guidonia, squadra di rango del campionato, ma con il Lattedolce e Monterotondo i secondi tempi da brutto anatroccolo impaurito hanni creato le premesse per dare coraggio all'avversario che s'è trasformato nel lupo cattivo, facendo un sol boccone di cappuccetto rosso vestito d'azzurro. Stesso discorso la partita con l'Anzio, dopo un primo tempo intenso ecco la metamorfosi e quasi non ci scappa nel finale il gol vittoria dei laziali murati da Spurio, colpevolmente invece impallinato questa volta da 40 metri a Monterotondo. 

Probabilmente questa squadra non ha la tenuta mentale per affrontare questa pressione, sfumatura sottolineata anche dal ds Accardi in trasmissione. Potrebbe non avere un'adeguata tenuta fisica, tenendo sempre conto che ci sono anche gli avversari, ma un problema c'è e tocca al tecnico, ora sul banco degli imputati ma non in discussione per la società, trovare la soluzione. Lo stesso allenatore, nelle dichiarazioni del post gara, aveva detto alla squadra durante l'intervallo di: "rispondere colpo su colpo mantenendo un baricentro più alto, ma questo non è avvenuto. E' una difficoltà che ci portiamo dietro da tempo". Grave quest'ultimo passaggio se è da tempo come tutti constatiamo ad ogni gara e non si è messi mano  al problema per risolverlo. Il malato nel frattempo è quasi morto mentre si studia la cura.
Il campionato dice che le altre volano, con la coppia Gelbison e Cassino in vetta con i laziali, prossimi avversari al Torre, prima di far visita alla Puteolana. 

Ora è il momento che società-tecnico- squadra ci si guardi in faccia e si cerca di capire il problema e semmai fare anche scelte drastiche. C'è il dovere di rialzarsi, a partire con il Cassino, per se stessi, per quella tifoseria e quella Curva che li ha sempre sostenuti ovunque, non creando nessun tipo di pressione, per una società che fa puntualmente, come giusto che sia, il proprio dovere. Non si può abdicare a 14 partite dalla fine! Quindi ora ci si aspetta una presa di coscienza di tutti e ripartire con il sangue agli occhi, per novanta minuti, e trasformarsi da brutto anatroccolo a lupo affamato di vittoria. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

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