PAGANESEVIRUS...STORIE EPIDEMICHE: AUGURI AL NOTAIO DAL CUORE AZZURROSTELLATO !
Oggi, nel giorno del suo compleanno, abbiamo pensato di rendere meritevole tributo al notaio Nello Calabrese. In questa foto della scorsa estate, lo vediamo al fianco del presidente Raffaele Trapani, nella presentazione della stagione in corso, nella sala stampa Salvatore Scarano. Il notaio Calabrese è un'istituzione nella Paganese avendo attraversato, nella sua vita, varie fasi: tifoso, calciatore, cronista, dirigente, presidente onorario. Nelle ultime stagioni è stato l'Uomo della Provvidenza, accorrendo al capezzale della Paganese, come un primario al letto di un moribondo. Nell'epoca Trapani non è rimasto insensibile al richiamo della Stella sostenendola in maniera concreta. Nell'estate del 2015 riuscì ad ottenere da un istituto bancario salernitano la fideiussione necessaria per l'iscrizione, mentre in quella del 2016 indicò a Trapani gli avvocati amministrativisti, facendo capo a Lentini, per la battaglia legale e si rese garante per le operazioni della società. Un punto di riferimento, la zattera a cui aggrapparsi, nel mare in tempesta in cui versava la Paganese in quelle estati calde. Ma, come raccontavo all'inizio, il notaio Nello Calabrese non è il tifoso dell'ultim'ora, ma ha vestito vari abiti al fianco della beneamata, anche cronista sportivo collaborando a metà degli anni settanta con le prime radio locali, seguendo da vicino le vicende della Paganese di Rambone. Ma l'amore e la passione di Nello Calabrese per gli azzurri parte ancor prima, come ci raccontò nell'intervista rilasciata a Nino Ruggiero, per il libro "Storia e Storie della Paganese-Novantanni di Emozioni".
"Sin da piccolo sono stato tifoso della Paganese, seguendola al vecchio "Del Forno". A 12 anni entrai nelle sue fila con l'allenatore delle giovanili Gigi Fasolino e feci tutta la trafila da calciatore sino alla Berretti. Negli anni settanta, quando per la prima volta mi affacciai sulla scena dirigenziale, rimasi affascinato da Attilio De Pascale e da Marcello Torre, due grandi presidenti; pendevo dalle loro labbra e Marcello mi diceva sempre: " Nello è un tifoso modello". Per un po' di tempo - a causa di motivi professionali - ho seguito di meno le vicende societarie ma mi interessavo sempre, attraverso i giornali, delle gare che la squadra disputava. Il lunedì il primo pensiero era quello di conoscere risultato e cronaca della partita giocata dalla Paganese. Negli ultimi anni mi sono riavvicinato in prima persona alla società grazie al coinvolgimento del presidente Raffaele Trapani. Nella calda estate del 2016, mi sono sentito coinvolto prima come paganese poi come esperto, perchè non potevo assistere inerme al sopruso che si stava perpretando nei confronti della mia città e della Paganese. Pagani è una piazza media del panorama calcistico della serie C ma ha una storia e una tradizione che non poteva essere calpestata. Abbiamo tanti problemi ma abbiamo anche tantà dignità e la squadra non poteva essere esclusa a discapito di qualche piazza più blasonata; per questo mi sono impegnato in prima persona e mi sono battuto con tutte le mie forze. La riammissione però deve essere un punto din partenza e di rilancio, affinchè le istituzioni cittadine, gli imprenditori e i tifosi si stringano al fianco della società per farla crescere. Altrimenti la Paganese avrà vita breve. Rafafele Trapani è un giovane presidente con un esperienza da vecchio saggio e in questi anni ha fatto cose straordinarie, impensabili per Pagani, facendoci confrontare per un decennio con piazze come Verona, Cremona, Lecce, Catania, lo ha fatto con enoermi sacrifici e con un passione illimitata".
Peppe Nocera
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