PUGLIESI IN FUGA: FOGGIA ALL'ESAME FRANCAVILLA, IL LECCE ATTENDE IL CATANZARO
Sarà Virtus Francavilla-Foggia il big match della quarta giornata del girone C di Lega Pro. La corazzata di Giovanni Stroppa contro la matricola terribile di Antonio Calabro in un derby pugliese tutto da gustare e per il quale si prevede il pienone al Giovanni Paolo II. Se i rossoneri in questo campionato sono già partiti col passo del centometrista, i biancazzurri hanno mostrato di non voler recitare un ruolo da comparsa e questo era anche prevedibile in virtù degli innesti estivi messi a segno dal ds Stefano Trinchera: Abruzzese, Faisca, Idda, Finazzi e De Angelis (autore dei due gol stagionali della Virtus) su tutti. Ne sa qualcosa il Messina che ha evitato la beffa solo nel finale grazie ad un'invenzione di Madonia, dopo essere stato ridimensionato in campo dall'organizzazione tattica dei pugliesi. Il Lecce, capolista a punteggio pieno insieme ai Satanelli, riceve il Catanzaro appena risorto dopo il 3-0 alla Fidelis Andria. Sulla carta sembra essere una partita senza storia ma i calabresi, rivitalizzati dal ko rifilato agli azzurri, potranno risultare un avversario tosto. Mario Somma prova e riprova il 3-4-1-2 e un primo riscontro c'è stato. E poi si è fatto pace, almeno per il momento, coi tifosi. Il Lecce dispone invece di un Caturano strepitoso, adesso capocannoniere del girone, e dovrà sfruttarlo fin quando la sua ispirazione sarà viva. Interessante anche Vibonese-Matera: i rossoblù sono caduti male a Foggia dopo un inizio di stagione positivo ma poteva starci. I lucani, invece, inseguono la coppia di testa Foggia-Lecce ma non sembrano aver trovato ancora una dimensione chiara. Nulla di preoccupante, sia chiaro. Le squadre di Gaetano Auteri sono così e hanno bisogno sempre di un po' di tempo per definirsi. Il Benevento dello scorso anno, che inizialmente non produceva spettacolo, ne è la prova. I biancazzurri hanno faticato a vincere col Cosenza così come era accaduto con la Paganese sette giorni prima. Solo l'intuizione di Auteri, che in un momento delicato del match ha gettato nella mischia Negro (autore della doppietta risolutiva), è stata decisiva ai fini del successo sui silani. Con i calabresi, quindi, può essere gara aperta ad ogni scenario. Più chiuso il pronostico in Juve Stabia-Messina. Le Vespe, dopo lo stop di Catania, hanno evidenziato una crescita netta con Melfi e Monopoli. Anche se la gestione del possesso palla, nel finale del Veneziani, non è stata impeccabile ed avrebbe potuto portare pessime sorprese. Il Messina, evidentemente, ha accusato anche con la Virtus il contraccolpo psicologico della sconfitta di Reggio Calabria. Si vedrà. Casertana-Taranto ha il sapore del calcio di altri tempi e sarà anche questa una sfida avvincente e piena di incognite. La squadra di Aldo Papagni non riesce ancora a vincere in casa ma ha violato brillantemente il San Vito-Marulla di Cosenza 10 giorni fa. Ionici che si sono svegliati solo nella ripresa dopo un primo tempo più timido ma che hanno, comunque, raccolto l'applauso dei 7000 presenti allo Iacovone. Dalla Casertana, invece, si attendono ancora tante risposte. I Falchetti si sono aggiudicati il derby di Pagani senza meritarlo, ma non erano dispiaciuti nelle apparizioni precedenti, specialmente a Melfi. Bisognerà capire se in entrambe prevarrà la voglia di dare continuità ai risultati positivi di domenica, o di giocarsi il tutto per tutto. Sfida dal fascino infinito anche quella tra Reggina e Catania. Nell'ultimo match di Agrigento, gli amaranto, "visionati" anche dal neo acquisto della Paganese, ed ex, Vincenzo Camilleri, sono piaciuti per gioco ed organizzazione, soprattutto nella ripresa (un po' come era successo a Pagani in Coppa), ma hanno denotato una scarsa solidità in retroguardia, la quale è uscita un po' ridimensionata da questo test nonostante il pari. Akragas che magari ha sofferto di più dopo l'espulsione di Marino, dopo un buon primo tempo, e pareggio tutto sommato giusto. Il Catania è comunque avversario scomodo, che mai come ora ha la necessità di mettersi alle spalle l'handicap della penalizzazione. Anche Cosenza-Melfi sembra gara dall'esito scontato. Perché se, come detto, i silani avrebbero meritato almeno il pari a Matera, i gialloverdi sono crollati in queste ultime due sfide con Juve Stabia e Lecce. Due signore squadre, certo, ma sette gol totali presi sono troppi. Mister Nicola Romaniello ha ancora la necessità di trasferire le sue idee ad un gruppo totalmente rinnovato e che non ha trovato la quadratura definitiva. L'Akragas, ancora a secco di vittorie come Andria, Paganese e Siracusa cercherà di rompere il ghiaccio a Fondi in un impegno comunque complicato, così come tenterà di fare lo stesso Siracusa al De Simone col Monopoli. Gara che presenta un certo equilibrio di partenza: gli aretusei possono sfruttare la scia del pari di Taranto (con un maestoso primo tempo) e l'ottima vena di Baiocco oltre che del numero uno Santurro, ma i biancoverdi, in continuità col percorso della stagione passata, perdono in casa ma vincono fuori. Numeri che potrebbero far tremare i siciliani.
Stefano Sica
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti