10-0: NUMERI E ANEDDOTI DI PAGANESE-LECCE
Il rinfresco in tribuna stampa, l'assistente sexy, il collaboratore di Braglia che si auto-espelle, Lepore ex col dente avvelenato ed il ritorno al Torre di domenica alle 15. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseLecce
DIECI al piccolo, ma apprezzatissimo "rinfresco" in tribuna stampa fra primo e secondo tempo. Per la prima volta in campionato, abbiamo potuto trascorrere un intervallo diverso, merito di Franco della Pasticceria Fatù che ha voluto brindare - con tanto di panettone e spumante - con noi giornalisti come augurio per queste festività natalizie. Un dolce pensiero, con la speranza che non sia un caso isolato.
NOVE a Luigi Sassanelli, preparatore dei portieri del Lecce, che da ieri pomeriggio è diventato personalmente un mito assoluto. Il gol della Paganese ha suscitato polemiche su polemiche, gli animi dei giallorossi si sono surriscaldati e le decisioni arbitrali successive sono state contestate un po' da tutto l'entourage salentino. In particolare dalla panchina aggiuntiva, sulla quale sedeva appunto Sassanelli, che ha detto qualcosa di evidentemente irripetibile all'arbitro dopo un fallo a centrocampo. Parole ascoltate da primo assistente Costantini che era a pochi metri da lui. Quest'ultimo ha richiamato l'attenzione dell'arbitro per farlo espellere, ma lui ha anticipato tutti, come faceva in uscita quando giocava (ha un passato alla Turris e all'Avellino fra gli anni Novanta e Duemila): si è alzato e ha detto all'arbitro "vado via da solo". 92 minuti di applausi.
OTTO i minuti giocati da Luca Palmiero, centrocampista della Paganese, relegato in panchina dopo l'opaco debutto di Matera. Grassadonia gli ha preferito Fortunato e l'ha gettato nella mischia al 42' del secondo tempo, ma non è questo. Gli otto minuti in campo li passa più a terra che in piedi, a causa di un problema fisico, ma questo fa infuriare l'allenatore della Paganese. Plateali gli "inviti" di Grassadonia a rialzarsi, per evitare probabilmente recupero aggiuntivo. E agli inviti - per usare un eufemismo - è seguito anche altro, con un Grassadonia infuriato come non mai e calmato dai suoi stessi collaboratori.
SETTE i mesi di distanza dall'ultima volta che al Torre si è giocato di domenica alle 15: 3 maggio, contro il Martina, ma perchè nelle ultime giornate la Lega aveva optato per la contemporaneità. Finì anche allora in pareggio, anche se quello 0-0 - annunciato visti gli obiettivi di entrambe - fu la fotografia esatta di un match più noioso di un Gran Premio di Formula 1 a Montecarlo, senza soste ai box. Quest'anno solo contro gli itriani, in casa loro, la Paganese aveva giocato di domenica alle 15, l'orario tradizionale. Come hanno sottolineato gli Street Urchins, una volta era un "appuntamento abituale, ora un evento eccezionale". Ma nonostante l'orario canonico, il pubblico non è che abbia risposto bene. Fra le prime passeggiate per i negozi, le abbuffate pre-natalizie e la migrazione al San Paolo per un divertentissimo Napoli-Roma, Paganese-Lecce - avete letto bene: ieri c'era il Lecce a Pagani - è stato un appuntamento per pochi intimi.
SEI il numero di espulsioni raccolte dalla Paganese in questo campionato, quando mancano due gare alla fine del girone d'andata. Un po' troppo, più di un rosso ogni tre partite e questo è un aspetto da migliorare. Anche perchè è la seconda volta (dopo la trasferta di Rieti) che la Paganese chiude la partita in nove e i rossi potevano essere quasi tutti evitati. Eccezion fatta per quello di Rosania col Foggia e quello di Esposito ier, arrivati in situazioni di gioco, le altre espulsioni dirette, rimediate da Rosania ancora, Carcione e Caccavallo, sono giunte per proteste (il primo) e per falli di reazione (gli altri due). Lo stesso Dozi, ad esempio, poteva risparmiarsi quell'entrata in scivolata.
CINQUE le pugliesi affrontate dalla Paganese, nessuna di loro è riuscita a battere gli azzurrostellati. Foggia, Martina ed Andria sono state le prime avversarie del campionato degli azzurrostellati e arrivarono due vittorie interne ed il pari al Tursi. A metà girone è toccato al Monopoli, battuto in casa per 1-0, mentre ieri contro il Lecce è arrivato un pareggio. Grazie a tre vittorie e due pareggi, la Puglia ha fruttato alla Paganese ben 11 dei 18 punti guadagnati sul campo. Un gran bel bottino, anche se al ritorno si prospettano complicate in particolare le trasferte dello Zaccheria e del Via del Mare. Ma per ora...vieni a giocare in Puglia!
QUATTRO i secondi impiegati ad inizio ripresa dal secondo assistente dell'arbitro, la signora Francesca Di Monte della sezione di Chieti, per controllare la rete della porta sotto la Curva Nord. Non appena si è avvicinata al settore occupato dai sostenitori azzurrostellati, si è sentita "osservata" e ha accelerato le operazioni. Nel primo tempo l'aveva fatta franca forse perchè l'enorme bandierone degli Urban Kaos (che hanno celebrato gli 11 anni di attività: auguri!) ostacolava la visuale dei tifosi. Evidentemente era ancora frastornata, perchè pochi secondi dopo il controllo alla porta non ha visto il fuorigioco di Cunzi che avrebbe potuto far annullare il gol del vantaggio. Quando si dice che i tifosi sono l'uomo in più...
TRE i punti che ora la Paganese ha sulla zona playout. L'ultima posizione da evitare è attualmente occupata dall'Ischia, che ha subito ben 10 gol nelle ultime due partite e forse sta messa peggio degli azzurrostellati. Una situazione dunque che non deve allarmare, essendo il campionato ancora lungo, ma che deve far scattare qualche campanello e che può dare maggiore pressione ad una squadra che soprattutto in casa deve ritrovare i tre punti. I segnali però sono incoraggianti.
DUE gli episodi chiave del match, entrambi contestati. Il Lecce ha protestato - in maniera anche ripetitiva in sala stampa - per il gol della Paganese. Dalle immagini si evince comunque che la rete doveva essere annullata. Al momento del tiro di Guerri, Cunzi è in fuorigioco ed è davanti a Perucchini, e poi fra i due c'è anche un contatto: duplice errore dell'arbitro e dell'assistente. La Paganese, invece, si è lamentata per il rigore concesso ai salentini, per fallo da dietro di Esposito su Diop. Considerato che il tocco di Esposito è impercettibile (forse il fallo è di Palomeque addirittura), si vede chiaramente che l'ex attaccante del Matera tocca anche il pallone col braccio. Insomma, alla fine l'arbitro ha scontentato tutti e non ha accontentato nessuno.
UNO come il rigore a sfavore rimediato dalla Paganese in stagione. Quello col Lecce è stato il primo penalty fischiato contro gli azzurrostellati, che invece hanno ricevuto tre volte la possibilità di calciare dagli undici metri (due con l'Andria, l'altra col Messina), sempre con Caccavallo a realizzarla. Lepore ha un vero e proprio conto aperto con la Paganese. Dopo le 15 partite da gennaio a maggio del 2011 in azzurrostellato, in una stagione sfortunata chiusa con la retrocessione diretta ed in cui non è mai riuscito a lasciare il segno, è già la seconda volta che punisce la Paganese dal dischetto. L'altra volta era accaduto nel derby con la Nocerina (stagione 2013/2014, quella senza retrocessioni per capirci), quando si presentò di fronte al neo-entrato Svedkauskas dopo lo sciagurato retropassaggio di Toppan a Volturo. Oggi siamo autolesionisti!
ZERO gli angoli battuti nel primo tempo, fatto molto insolito per una partita di calcio, a dimostrazione che è stata una prima frazione con pochissimi sussulti della Paganese, qualche occasione fallita da Curiale per il Lecce e con i due portieri inoperosi. La casella dei corner - che comunque chissà perchè non esiste in distinta - è stata sporcata poco anche nella ripresa, avendone battuto uno a testa entrambe le squadre. Gli schemi da calcio d'angolo saranno utilizzati la prossima volta.
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