FOCUS - ALBERTI, DA OGGETTO MISTERIOSO A CERTEZZA
Torno a scrivere sul sito tanto amato dai tifosi della Magica Stella e lo faccio con rinnovato entusiasmo dopo una stagione vissuta tra duri bocconi da ingoiare e poche, se non nessuna, gioia da raccontare. Quando gli amici di PaganeseMania, che ringrazio per la fiducia e la stima, mi hanno voluto affidare questa rubrica è partita subito la caccia al primo identikit da porre sotto la luce dei riflettori. La scelta di questo primo appuntamento è ricaduta su Thomas Alberti che ha vinto il ballottaggio con un altro calciatore di cui ovviamente non faremo il nome perché toccherà quanto prima anche a lui finire davanti al nostro screening.
La storia tra la Paganese ed Alberti sembra quasi nascere dal nulla. Il “quasi” è scontato per un motivo ben preciso. Il gigante di Asiago è stato fino allo scorso mese di maggio una sorta di oggetto misterioso in maglia azzurrostellata. Arrivato in prestito dal Pisa, società che da alcuni anni intrattiene ottimi rapporti di collaborazione con la società di Raffaele Trapani, Alberti non è mai riuscito ad incidere fino alla penultima giornata dello scorso campionato quando ad una manciata di minuti dal termine è riuscito a trovare il pertugio di testa per alimentare le speranze playout nella vittoria contro la Virtus Francavilla, prossimo avversario al Torre. Un’appendice di campionato purtroppo amarissima dove il 21enne attaccante veneto timbra nuovamente il cartellino nel drammatico, sportivamente parlando, pomeriggio di Bisceglie. Proprio da quel momento negativo, cancellato dalla successiva riammissione, sboccia improvvisamente l’amore tra la magica stella e Thomas Alberti. A caldeggiarne la riconferma è lo stesso Erra. Il tecnico ne apprezza le qualità umane, mai una polemica dentro e fuori dallo spogliatoio, e persuade la società attraverso il diesse Accardi a tornare nuovamente alla carica con il Pisa per riottenere il calciatore che nel frattempo era aggregato al sodalizio della città della torre pendente. Spalle larghe e voglia di consacrarsi definitivamente tra i professionisti portano il bomber di questo primo scorcio di stagione a diventare un elemento prezioso nello sviluppo della manovra offensiva.
A tal proposito devo raccontare un aneddoto particolare che vale la pena sviscerare, anche per dare merito ad una persona che per la causa azzurrostellata spende tante energie. Durante il ritiro umbro, in una delle tante telefonate intercorse con l’amico e solerte addetto stampa Ciccio De Vivo, il discorso cadde proprio su Alberti. “Lo vedo veramente bene – le parole di Ciccio – e sono convinto che quest’anno può essere la vera sorpresa della Paganese”. Finora le aspettative non sono state disattese con già tre sigilli tra Coppa e campionato ed una forma fisica già più che accettabile. Non sarà stilisticamente pregevole con la stazza che si ritrova ma il panzer degli azzurrostellati, non solo per il nome di battesimo di origine teutonica, si sta rivelando terribilmente efficace sottoporta. È attorno ad Alberti che Erra sta costruendo il suo castello di certezze verso la salvezza. L’umiltà fuori dal campo e le doti realizzative sul rettangolo verde inducono a pensare che non sarà facile per il più esperto Calil rubargli una maglia da titolare. Il gigante di Asiago appare ben “stagionato” e non è più il calciatore di belle speranze che cominciava a sognare da bomber nella Valsugana con la casacca del Levico Terme. Il viatico è stato tracciato e non resta che continuare a seguire la scia. Per il buon Thomas sarà un’annata da spartiacque, non solo per ragioni anagrafiche. La salvezza della Paganese passa dai suoi piedi e dalla sua testa. Per il momento non andiamo oltre con la fantasia, incrociamo le dita e godiamoci il nuovo corso azzurrostellato griffato Alberti, gigante buono di Asiago che regala certezze alla Magica Stella.
Francesco Pepe
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