CALCIO IN LUTTO: COSCO NON CE L'HA FATTA

L'intero mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Vincenzo Cosco, tecnico 51enne, morto ieri sera a Larino. L'allenatore molisano ha combattuto con tutte le sue forze contro un male che si è dimostrato più forte di lui e che non è riuscito a sconfiggere, come invece aveva fatto già 19 anni fa. Dopo mesi di cure ed interventi, Cosco è deceduto nella cittadina molisana, la sua terra, dove era ricoverato da alcuni giorni, quando le sue condizioni si erano notevolmente aggravate. La notizia ha scosso l'intero panorama calcistico, che era stretto attorno a Cosco dallo scorso dicembre, quando il mister lasciò la panchina della Torres per curarsi, scrivendo una toccante lettera che ha fatto il giro del web, in cui emerse il suo grande coraggio e la sua grande forza. Che purtroppo non hanno avuto la meglio su questo male oscuro. 
Ricca di successi e di vittorie di campionato, la carriera di Cosco come allenatore è iniziata presto, guidando la Turris, il Bojano e poi Termoli, Isernia, Pro Vasto, Val di Sangro, Gela, Sopron (squadra ungherese), Pro Patria, Campobasso, Andria, Matera e Torres. E' stato per tre giornate allenatore della Paganese nella stagione 2007/2008, la prima in C1 per gli azzurrostellati: si dimise dopo il pareggio casalingo col Manfredonia. Aveva mantenuto comunque un buon rapporto con l'ambiente azzurro, tant'è che quando vi ritornò da avversario - nella stagione 2012/2013 con l'Andria - ricevette una buona accoglienza e lasciò le porte semi aperte per un ritorno: "Probabilmente non ero pronto per questa piazza. Adesso ho trovato una società molto più matura ed esperta - disse in quell'occasione dopo la gara - ho fatto una bella chiacchierata col direttore D'Eboli e col presidente Trapani, sono persone che incontro sempre con immenso piacere. Era la mia prima esperienza, forse sarò pronto in futuro, chissà". Non potrà ritornare, ma resterà la sua grande umanità. Questo pomeriggio la Paganese scenderà in campo a Foggia col lutto al braccio e prima della gara sarà osservato un minuto di raccoglimento. Addio mister!

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