CAPITOLO 15
DAI TRIBUNALI AI PLAY-OFF
(Stagioni calcistiche dal 2015/16 al 2016-17)
Ci sono subito problemi, per quanto riguarda l'iscrizione al nuovo campionato di Lega Pro 2015-16. Non viene presentata la fidejussione di 400mila euro entro il termine perentorio del 29 giugno, anche se c'è tempo sino al 14 luglio. La Paganese, grazie all'intervento del notaio Aniello Calabrese sempre vicino alle sorti azzurrostellate, il giorno prima riesce a formalizzare l'incartamento. Sembra tutto in ordine, ma il Consiglio Federale esclude la società di Trapani in quanto la fidejussione sarebbe giunta dopo il termine ultimo. Pur nello sconforto, il presidente non si dà per vinto, come sua abitudine, e rilancia presentando ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, difeso dall'Avvocato Astolfo Di Amato. A fine luglio la Paganese vince la sua battaglia ed è riammessa in Lega Pro.
Ora bisogna pensare alla squadra, si è in ritardo e si registra anche la separazione, dopo dieci anni, dal direttore Cosimo D'Eboli sostituito da Antonello Preiti, per pochi mesi. Il presidente Trapani va avanti per la sua strada richiamando innanzitutto il tecnico Gianluca Grassadonia. Si vuole costruire una Paganese che non soffra più di tanto, dopo le tribolazioni estive. La squadra, come al solito, viene rivoluzionata. Vengono confermati Marruocco tra i pali, Bocchetti in difesa, Deli e Caccavallo; arrivano Carcione e Guerri a centrocampo, Cunzi e Gurma in attacco, Mirko Esposito, Rosania, Sirignano in difesa. L'esordio è boom con la vittoria sul Foggia e, dopo il pareggio in extremis a Castellammare con Gurma, la Paganese, alla quinta giornata, è ai vertici della classifica. L'illusione si spegne nella gara casalinga con il Messina, 1-1 scialbo, a cui fanno seguito due sconfitte consecutive prima del blitz a Monopoli, firmato Cicerelli, giunto a Pagani dal Melfi nel gennaio del 2015, che nel frattempo s'è conquistato un ruolo da titolare. Proprio a Melfi la Paganese ottiene l'ultimo sorriso del 2015 con la vittoria per 2-1 (doppietta di Carcione), prima di un nuovo trend negativo in cui colleziona due sconfitte e tre pareggi che chiudono il girone d'andata.
Il mercato di gennaio porta lontano da Pagani alcuni calciatori tra cui Gurma, autore solo di due reti, oltre a Sorbo e Rosania. Il girone di ritorno inizia alla grande per gli azzurri: dopo il pari con rammarico a Foggia (2-2), Carcione e compagni infilano 4 vittorie ed un pari, battendo Martina, Andria in trasferta oltre alla rocambolesca vittoria per 4-3 nel derby con la Juve Stabia, con Marruocco che para due rigori (uno a tempo scaduto). Dopo sei risultati utili consecutivi arriva la sconfitta di Agrigento. Gli azzurri alternano fasi positive a filotti meno brillanti, poi come l'araba fenice risorge e lo fa ad Ischia, dove vince per due a zero, con reti di Cunzi e Palmiero, giovane e promettente prodotto del Napoli. La roboante vittoria sul Matera a tre giornate dal termine al Torre con doppietta di Caccavallo (salito nel frattempo a quota 13 gol) certifica, con il pari interno con il Catania 15 giorni dopo, la salvezza tranquilla della Paganese. Gli azzurri di Grassadonia chiudono il campionato con una sconfitta ininfluente, 4-2, a Caserta con doppietta di Carcione uno dei tanti che non vorrà attendere un'altra estate calda in casa Paganese.
Stagione 2016-17
Se l'estate del 2015 è tribolata, la successiva è a dir poco da brividi. La società azzurra, per presunti irregolari pagamenti fiscali, viene esclusa dal campionato 2016-17, prima dalla Lega, complice il parere negativo della Covisoc, e poi dal Coni, dove stavolta il ricorso della Paganese viene respinto. E' fine luglio e la società è fuori da ogni campionato e stavolta sembra la C sembra irrecuperabile. Al Comune ci si adopera per intraprendere almeno la formulazione dell'iscrizione alla Serie D. Sono cinque giorni interminabili, interrotti dal blitz del presidente Trapani e del notaio Calabrese. Il duo societario si affida ad un pool di avvocati amministrativisti facenti capo all'avvocato Lentini che il 4 agosto ottiene, con un ricorso cautelare al Tar Lazio, una sospensiva del provvedimento che permette l'iscrizione sub iudice al campionato di Serie C: a fine agosto ci sarà la sentenza di merito. Nel frattempo questa prima vittoria fa respirare la società.
Grassadonia, tenuto in stand-by, è il primo ad accorrere in sede in quel caldo pomeriggio e resta ovviamente in sella. A costruire la squadra sarà il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno affiancato da Bocchetti, che a maggio aveva appeso le scarpette al chiodo. In una corsa contro il tempo nasce una buona rosa con gente esperta, a cui non dà il suo ok Carcione che accetta l'offerta del Catanzaro, dove giunge anche Cunzi. Caccavallo parte per Salerno in B, da dove arriva l'esperto Pestrin oltre ad Alcibiade dal Lecce, Camilleri dal Brescia, Dicuonzo dal Pisa, il ritorno di Herrera e soprattutto la scommessa Reginaldo, ex Fiorentina e Siena, fermo in Brasile da due anni, oltre a Iunco dall'Alessandria. La Paganese salta la prima di campionato, in attesa del giudizio definitivo del Tar con l'udienza del 30 agosto. La camera di consiglio è lunghissima, si protrae fino al giorno successivo ma le prime notizie danno la Paganese fuori. La mattina del 31, tra smentite e saliscendi tra l'inferno e il paradiso, arriva l'ok del Tar Lazio: la Paganese è definitivamente riammessa in Lega Pro. E' festa grande a Pagani per il pericolo scampato nell'anno dei novant'anni della società ed è pronta, seppur in ritardo a partire in campionato.
L'avvio, però, è in salita. Sconfitta a Matera e un solo punto nelle prime quattro giornate. A Catanzaro, alla quinta, arriva il primo acuto, vittoria per 0-2 con reti di Deli e Reginaldo che fa già sognare i tifosi anche se la domenica successiva c'è il capitombolo in casa con il Monopoli e dopo una settimana nuovo blitz esterno a Messina: ancora uno 0-2, ancora a segno Deli, sempre più gioiello di casa, e Longo. La Paganese mantiene un percorso lineare e chiude il girone d'andata con la vittoria sulla Reggina in casa per 2-1, con reti di Camilleri ed autorete dell'amaranto Kosnic.
Durante il mercato di gennaio, come sempre, grandi manovre in casa Paganese. Il presidente Trapani, con un Grassadonia per nulla convinto, fa piazza pulita di alcuni senatori per infoltire la rosa con giovani promesse e abbattere i costi. Via Camilleri, Dicuonzo, Silvestri, l'infortunato Iunco, Maiorano e Deli, sacrificato per le casse societarie, che finisce al Foggia. Arrivano Firenze, Bollino, i portieri Liverani e Gomis, Carillo, De Santis e Tascone. L'avvio del girone di ritorno è da far cader le braccia. Nelle prime cinque gare, due pareggi in casa e tre sconfitte l'ultima al Torre con il Catanzaro: è crisi e la zona play-out è ad un passo. Grassadonia, rassicurato da Trapani, va avanti e qui comincia una rincorsa da favola. Nelle successive sette gare la Paganese infila sei vittorie, di cui quattro in trasferta (Monopoli, Melfi, Castellammare e Taranto) e due in casa con Messina e Catania, oltre al pari interno con il Cosenza. Il giorno dopo la vittoria nel derby al Menti, firmata da Bollino, c'è spazio per i festeggiamenti dei novant'anni del club e a Pagani, da tutt'Italia, arrivano i calciatori della Paganese di ogni epoca per la presentazione del libro "Storia e Storie della Paganese - Novant'anni di Emozioni". In campionato la marcia trionfale è interrotta dalla sconfitta sul campo della capolista Foggia, ma riprende con altre due vittorie, sul Fondi ed ad Agrigento con una doppietta di Reginaldo. Il brasiliano sale a quota 11 reti per la sua "rinascita" calcistica: saranno le ultime reti in azzurro non andando più a segno in campionato e preservandosi dopo un infortunio in vista del play-off che la Paganese conquista raggiungendo l'ottavo posto con 50 punti. Al San Vito di Cosenza, in gara secca, i lupi silani hanno la meglio per 2-0 dopo un gran primo tempo della Paganese che sfiora più volte il vantaggio. Resta una straordinaria impresa, passando dall'inferno della scomparsa al paradiso dei play-off, in una stagione indimenticabile.